Udine ospita la mostra “Col Tempo”: oltre sessant'anni di fotografie firmate Guido Guidi
“Col Tempo” di Guido Guidi a Casa Cavazzini: oltre 400 opere, inediti e incontri fino al 6 gennaio 2026


UDINE - La città di Udine inaugura un nuovo capitolo d’arte con Guido Guidi: “Col Tempo” conquista Casa Cavazzini aprendo le porte a una delle esposizioni più estese mai dedicate a un maestro della fotografia contemporanea.
Guido Guidi, figura centrale nel panorama nazionale e internazionale, è stato protagonista dell’inaugurazione della mostra Col Tempo, 1956-2024, allestita a Casa Cavazzini grazie alla collaborazione tra Comune di Udine, MAXXI e Archivio Guido Guidi.
Un evento che coinvolge istituzioni e territorio
Davanti a una grande partecipazione di pubblico, l’artista ha scelto un riservato e pacato silenzio, lasciando che fossero le sue opere a parlare. Le sue riflessioni saranno condivise durante il talk previsto per domani 28 settembre, sempre negli spazi del museo cittadino.
All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Alberto Felice De Toni, l’assessore alla cultura Federico Pirone e il vicepresidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Mario Anzil. L’esposizione, curata da Simona Antonacci, Pippo Ciorra e Antonello Frongia del MAXXI, resterà aperta fino al 6 gennaio 2026, offrendo un lungo arco temporale per immergersi nell’universo del fotografo cesenate.
Un percorso retrospettivo di oltre sessant’anni
Il progetto espositivo raccoglie circa 400 opere, insieme a materiali d’archivio e numerosi inediti. La struttura segue un ordine cronologico che ripercorre oltre sei decenni di attività, dagli esordi negli anni Sessanta fino alle ricerche più recenti.
Una sezione particolarmente significativa è dedicata al rapporto con l’architettura, in particolare alla celebre Tomba Brion di Carlo Scarpa. Un focus è invece riservato al valore dell’archivio come fonte creativa e laboratorio in continua evoluzione.
A completare il percorso, manoscritti, libri, quaderni di lavoro e un progetto video multicanale del regista Alessandro Toscano.
L'apprezzamento di pubblico e istituzioni
Il sindaco De Toni ha sottolineato come questo appuntamento rappresenti una tappa fondamentale nel percorso cittadino dedicato alla grande fotografia italiana, dopo le esposizioni di Gianni Berengo Gardin e Jodice. Ha evidenziato il valore dell’iniziativa come motore per il turismo culturale e per la crescita dei musei cittadini.
L’assessore Pirone ha definito Guido Guidi un riferimento imprescindibile per la lettura contemporanea del paesaggio, dell’architettura e della vita quotidiana. Ha sottolineato come la collaborazione con il MAXXI rafforzi la capacità di Udine di confrontarsi con realtà artistiche di grande rilievo.
Anzil ha invece evidenziato il legame profondo tra l’artista e il Friuli Venezia Giulia, sottolineando quanto il suo sguardo sappia cogliere l’identità dei luoghi e le trasformazioni del territorio. L’esposizione diventa così un omaggio all’intera comunità regionale e alla sua evoluzione.
Il punto di vista dei curatori della mostra
I curatori Antonacci, Ciorra e Frongia hanno raccontato la genesi della mostra, frutto di un lungo lavoro di studio condotto partendo dall’“officina cesenate” dell’artista.
L’obiettivo è stato restituire al pubblico l’autenticità di una ricerca che, da quasi settant’anni, esplora in maniera unica il rapporto tra immagine, tempo e cambiamento.
Gli appuntamenti in programma
Domenica 28 settembre alle ore 11, sempre a Casa Cavazzini, si terrà un incontro pubblico in cui Guido Guidi dialogherà con i curatori per approfondire il suo percorso artistico e la sua visione.
L’omaggio al fotografo proseguirà con una seconda esposizione al Museo della Fotografia in Castello, prevista per la fine dell’anno e dedicata agli archivi del Craf di Spilimbergo.
L’iniziativa gode del patrocinio dell’Università degli Studi di Udine, di Confindustria Udine, della Camera di Commercio Udine-Pordenone e dell’Ordine degli Architetti.