UDINE – Rileggere gli anni della Guerra Fredda e la storia del Novecento, dal Centro Europa alle regioni adriatiche,per indagare l’eredità che quel periodo consegna al nostro tempo: è dedicata a “Commemorating the Cold War in Europe – Sulle tracce della Guerra Fredda in Europa” la seconda edizione del Forum internazionale in programma a Udine da giovedì 13 a sabato 15 giugno, forte di un think tank internazionale di studi con i massimi esperti del mondo in tema di Guerra Fredda. Il progetto è frutto di una partnership fra l’Università di Udine, l’Università di Harvard – Centro Studi Guerra Fredda e l’Associazione Friuli Storia. L’iniziativa, per la direzione scientifica di Tommaso Piffer – docente all’Università di Udine – punta a consolidare un network internazionale di studiosi, capofila l’Università di Udine, focalizzato sulla storia dei confini e delle terre di confine nella Guerra Fredda. Il Forum ai nastri di partenza, sostenuto dallaRegione autonoma Friuli Venezia Giulia e dal progetto PRIN PRNN “Cultural heritage of war on the borderland”, vedrà protagonisti alcuni dei più noti storici del nostro tempo, da Mark Kramer, Direttore del Centro Studi sulla Guerra Fredda di Harvard University, a David Reynolds, Professore emerito di Storia internazionale all’Università di Cambridge e Fellow della British Academy. E ci saranno anche altri storici di riferimento nel network cresciuto accanto a queste iniziative: Nadia Boyadjieva (visiting Harvard University), Hope Harrison (George Washington University), Patrick Karlsen (Università di Trieste), Paweł Machcewicz (Università di Varsavia), Christian Ostermann (Direttore Wilson Center’s History Washington), Molly Pucci (Trinity College, Dublino) e Peter Ruggenthaler (Università di Graz).
Il progetto si aprirà domani, giovedì 13 giugno alle 18.30 nella Sala di Fondazione Friuli a Udine, con il saluto del Magnifico Rettore dell’Università di Udine Roberto Pinton e la Lezione magistrale dello storico Andrea Graziosi, una delle voci più autorevoli dell’indagine storica contemporanea, ordinario all’Università di Napoli Federico II, su “L’eredità della Guerra fredda in Europa”. Nel corso del suo intervento, Andrea Graziosi ricorderà prima la memoria e l’eredità politica e culturale delle grandi linee di faglia che hanno attraversata la storia europea – quella tra arabi e poi turchi e cristiani, tra Riforma e Controriforma, e tra i suoi nazionalismi – per focalizzare poi sulla Guerra Fredda e su quanto quella esperienza ha impresso nell’Unione Europea, in alcuni dei suoi Stati membri, nella Chiesa cattolica e infine nei Paesi post-sovietici, a partire dalla Russia.
A questo evento pubblico seguiranno due giornate di studio, venerdì 14 e sabato 15 giugno, fitte di interventi e relazioni, a Udine e Malborghetto, con 30 studiosi di tutto il mondo a confronto sul patrimonio della Guerra Fredda: dal centro Europa alla regione adriatica, dai Musei agli archivi, ai bunker, alle altre strutture militari che sono tappa potenziale di un formidabile circuito di turismo storico. L’impatto della Guerra fredda sulle zone di confine è durato ben oltre il crollo del muro di Berlino, e con Hope Harrison i partecipanti potranno avventurarsi nelle memorie sopravvissute in Germania, ritrovare le atmosfere del mitico Checkpoint Charlie a Berlino, per riscoprirlo oggi come sito di ricordo pulsante di quegli anni insieme alla storica Susanne Muhle , esplorare la storia del Muro di Berlino e di una città divisa con Gerhard Sälter, conoscere il Museo di Storia Tedesca nel racconto di Katharina Zeiher.
La memoria delle vittime di quegli anni sospesi fra est e ovest riecheggia anche intorno al Monumento agli Agenti della CIA morti in missione sulla Cortina di Ferro, ne parlerà lo storico Richard Cummings, e sarà interessante esplorare le carte degli Archivi di Sicurezza di Stato desecretati fra Romania, Polonia, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Ceca e soprattutto con Andriy Kohut approfondire quanto resta degli Archivi del KGB conservati in Ucraina, testimonianza di decenni di violazione delle libertà e dei diritti personali da parte degli Stati totalitari. Una parte importante dell’esplorazione sarà dedicata a centri di memoria dell’area centro-europea: con Dieter Bacher e Julia Köstenberger viaggeremo fra Monumenti e Musei della Guerra Fredda in Austria, Tvrtko Jakovina ci guiderà attraverso le vestigia della Guerra Fredda nell’ex Yugoslavia di Tito, Rok Bavčar si focalizzerà sul Museo di confine a Nova Gorica e Giulia Caccamo sarà guida lungo i sentieri “Alla Soglia di Gorizia”. La conclusione sarà dedicata proprio al patrimonio della regione Friuli Venezia Giulia, che prenderà vita alla fine della giornata di studi quando i partecipanti avranno occasione di visitare il bunker Opera 4 di Malborghetto Valbruna. Il bunker, gestito dall’Associazione Landscapes, è inserito nel progetto Frontiera Est avviato dall’Università degli Studi di Udine, sempre in sinergia con il centro studi della guerra fredda di Harvard: un portale dedicato alla mappatura e messa a sistema delle strutture difensive realizzate sul confine orientale nel corso del XX secolo, oltre 1300, completamente abbandonate con la fine della Guerra fredda
INFO: segreteria@friulistoria.it
PRESS studio Vuessec ufficiostampa@volpesain.com
Programma
(NB: le giornate di venerdi’ e sabato non sono pubbliche, per riprese / foto e partecipazione si deve accreditarsi facendo richiesta alla presente email)
Commemorating the Cold War in Europe
Memorialization, Adaptation, and Exhibits
Udine, 13-15 June 2024
The organizing committee of the workshop is co-chaired by Mark Kramer and Tommaso Piffer and includes Nadia Boyadjieva, Hope Harrison, Patrick Karlsen, Paweł Machcewicz, Christian Ostermann, Molly Pucci, David Reynolds, and Peter Ruggenthaler.
Thursday 13 (Udine) FONDAZIONE FRIULI
Keynote address
1. Andrea Graziosi – The Legacy of the Cold War in Europe 18.00 – 19.00
Friday 14 (Udine) FONDAZIONE FRIULI
(1) Cold War Museums and Monuments in United Germany 10.00 – 11.45
Chaired by Christian Ostermann
Hope M. Harrison — Remembering the Cold War Border in Germany
2. Susanne Muhle — From Cold War Hotspot to Myth: Checkpoint Charlie as Cold War Site of Remembrance
3. Gerhard Sälter — Living in a Divided World: Exploring the Story of the Berlin Wall for an International Audience
4. Katharina Zeiher — The Cold War at the Deutsche Historische Museum
(2) Cold War Museums and Monuments Outside Germany 12.00 – 13.30
Chaired by David Reynolds
Samantha Vaughn — National Identity in Museums of Communism: Victimhood as a Foundational Myth
Nadia Boyadjieva — Public Memory of the Cold War and Communism in Bulgaria
3. Richard Cummings — Monuments to Martyrs: Commemorating the CIA Agents Who Died behind the Iron Curtain
(3) State Security/Intelligence Archives
and Institutes of National Remembrance (1) 14.30 – 16.15
Chaired by Molly Pucci
Douglas Selvage — Stasi Records Archive
2. Magdolna Baráth — Historical Archives of Hungarian State Security
3. Luciana Jinga — Romania’s CNSAS and the Securitate Files
4. Christopher Nehring — Bulgaria’s State Security Records at the COMDOS Archive [TBC]
4) State Security/Intelligence Archives
And Institutes of National Remembrance (2) 16:30 – 18.00
Chaired by Mark Kramer
1. Peter Bugge — The Czech Institute for the Study of Totalitarian Regimes
2. Andriy Kohut — The Ukrainian KGB Archives
3. Paweł Machcewicz — Poland’s Institute of National Remembrance
Saturday 15 (Malborghetto)
(5) Cold War Commemorative Cultures 10.15 – 11.45
Chaired by Peter Ruggenthaler
1. Olga Dror — European Commemorations of Ho Chi Minh since 1990
2. Paweł Sowiński — Public Memory in Poland of the Iron Curtain
3. Silvio Pons – Cold War Memories in Italy
(6) Cold War Heritage and Museums
in the Upper Adriatic Region 11.45 – 13.15
Chaired by Nadia Boyadjieva
Dieter Bacher and Julia Köstenberger — Cold War Monuments and Museums in Austria
2. Tvrtko Jakovina — The Cold War in Croatian Museums: Without Tito and Yugoslavia
3. Rok Bavčar — The border museum in Nova Gorica
4. Giulia Caccamo — Mapping the Peace Path: The “Soglia di Gorizia” from Military Outpost to Cultural Walk
(7) Bunkers and Military Structures 14.15 – 15.45
Chaired by Tommaso Piffer
Pawel Miedziński, Gross Born/Борне-Сулиново/Borne Sulinowo – from German through Soviet military base to the city of retirees (1933-2023)
Moritz Pöllath – Reconciling the Regional with the Global: Insights from the Upper Palatinate for the Memorialization of the Cold War
3. Adam Seipp — From Death Strip to Life Line: Remembering the Cold War in the Fulda Gap
Andrea Monopoli and Tommmaso Piffer – the Frontiera Est project
Followed by the visit to the Ugovizza-Forcella Nebria
Cold War Bunker (https://www.frontieraest.it/en/ugovizza-eng/) 16.00 – 18.00
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