UDINE – TRIESTE– Le Università di Trieste e Udine hanno ufficialmente avviato un collegamento quantistico in fibra ottica, segnando un traguardo significativo per la ricerca scientifica e la sicurezza delle comunicazioni.
Un progetto ambizioso per la sicurezza e l’innovazione
Questa iniziativa fa parte del progetto Quantum FVG, coordinato da UniTS e finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Il nuovo collegamento rappresenta il primo passo verso una rete quantistica più estesa, con l’obiettivo di creare un modello all’avanguardia per l’Italia e l’Europa.
Nel 2024, il progetto ha già portato alla creazione del Laboratorio QCI presso il Campus Basovizza di Area Science Park, specializzato nella ricerca su soluzioni avanzate di crittografia quantistica per proteggere le informazioni sensibili.
Il valore strategico del collegamento quantistico
Il Rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, ha sottolineato l’importanza di questa tecnologia per il futuro:
“Chi guida lo sviluppo tecnologico ha il potere di influenzare profondamente i processi economici e favorire una società più sicura ed equa. Il nostro ateneo punta a essere protagonista di questa trasformazione attraverso la didattica, la ricerca e l’innovazione”.
Anche il Rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, ha evidenziato il ruolo centrale delle università regionali nello sviluppo della fisica quantistica:
“Le competenze maturate fin dagli albori di Internet ci hanno permesso di realizzare una rete all’avanguardia a livello nazionale, basata su sofisticate tecnologie innovative”.
Applicazioni e prospettive future
Il progetto ha ricevuto il sostegno della Regione FVG, che con la legge di stabilità 2025 ha finanziato l’EQUIP-FVG (Extended Quantum Infrastructure Project per il Friuli Venezia Giulia). Questa infrastruttura sarà applicata a settori strategici come la logistica marittima, portuale e retroportuale, con un impatto positivo sulla sicurezza cibernetica e la competitività tecnologica della regione.
L’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione e ricerca Alessia Rosolen ha dichiarato:
“La sperimentazione si estenderà anche a infrastrutture critiche e a livello transfrontaliero, consolidando il ruolo del Friuli Venezia Giulia nell’innovazione tecnologica”.
Parallelamente, l’Assessore ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, ha spiegato il valore della Rete Pubblica Regionale (RPR), un’infrastruttura in fibra ottica di oltre 2.000 km che connette più di 1.300 sedi pubbliche.
“La nostra amministrazione lavora da anni per migliorare le autostrade digitali e oggi, grazie alla comunicazione quantistica, possiamo garantire applicazioni critiche sicure tra i nodi della rete regionale”.
Un collegamento stabile e sicuro
Il nuovo collegamento quantistico tra Trieste e Udine garantisce due vantaggi fondamentali:
- Sicurezza avanzata: permette di generare chiavi crittografiche ultra sicure per lo scambio di dati riservati.
- Stabilità e continuità: non si tratta solo di un esperimento, ma di una connessione destinata a diventare un servizio operativo permanente.
Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di LightNet, che si occuperà della gestione tecnica dell’infrastruttura.
Verso l’espansione internazionale
La Regione FVG ha già pianificato ulteriori sviluppi attraverso il progetto QuFree, che studierà la comunicazione quantistica in aria (tramite ponti radio), utile per garantire connessioni sicure su lunghe distanze, ad esempio tra navi e porti.
Infine, è in fase di preparazione un progetto europeo per estendere il collegamento verso la Slovenia, rafforzando la cooperazione transfrontaliera nel settore della sicurezza informatica.
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