L’anoressia e la bulimia non sono soltanto malattie individuali, ma rappresentano una problematica che interessa l’intera società. Gravi conseguenze si abbattono non solo su chi ne soffre direttamente, ma anche sulle famiglie e sulle comunità. Queste patologie, diffondendosi sempre più, mettono in luce la necessità di servizi sanitari specializzati e dedicati.
La situazione in Friuli Venezia Giulia
Nel Friuli Venezia Giulia, nonostante l’esistenza di servizi ambulatoriali e diurni, si avverte fortemente la mancanza di un centro residenziale H24 per i disturbi alimentari. Simona Liguori, consigliera regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, sottolinea l’importanza di questo servizio. Attualmente, chi necessita di cure intensive deve cercarle al di fuori della regione, un ostacolo non indifferente che può influenzare negativamente la prognosi. “La proposta – spiega la Liguori – va a completare l’iter già cominciato con la concessione, da parte dell’amministrazione regionale, di un finanziamento straordinario di 1,5 milioni di euro all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc) per l’acquisizione e l’adeguamento degli immobili da adibire con le relative attività”.
Un passo verso il miglioramento
La proposta avanzata dalla Liguori mira a colmare questa lacuna. L’obiettivo è di offrire un supporto completo e continuativo, con strutture residenziali adeguate alle esigenze dei pazienti. Liguori chiede alla Giunta regionale di agire tempestivamente per la realizzazione di un centro residenziale per i disturbi alimentari all’interno dell’Asufc. Questa iniziativa rappresenterebbe un importante progresso nel trattamento di queste patologie in Friuli Venezia Giulia. “L’obiettivo – conclude l’esponente dei civici – è quello di garantire un’idonea collocazione alle attività sanitarie, anche residenziali, di gestione e trattamento dei disturbi del comportamento alimentare. Dunque nell’ordine del giorno che è stato accolto nella legge di stabilità di dicembre scorso, ho chiesto alla Giunta regionale di intraprendere tutte le azioni necessarie per realizzare nel più breve tempo utile un Centro residenziale per i disturbi alimentari in Asufc”.
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