“Carte in Dimora”: in Friuli Venezia Giulia le dimore storiche aprono archivi e biblioteche al pubblico
Cinque dimore storiche del Friuli Venezia Giulia aprono i loro archivi con l’iniziativa “Carte in Dimora”.


FVG – Sabato 11 ottobre torna l’atteso appuntamento con “Carte in Dimora. Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro”, l’iniziativa promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane (A.D.S.I.) che, ogni anno, apre gratuitamente al pubblico biblioteche e archivi privati appartenenti a famiglie e imprese storiche italiane.
Un’occasione unica per scoprire documenti, mappe, pergamene, disegni, fotografie, raccolte librarie e antichi registri aziendali, autentici testimoni della storia, dell’arte e della cultura del nostro Paese.
Le dimore aperte in Friuli Venezia Giulia
In Friuli Venezia Giulia saranno cinque le dimore storiche che metteranno a disposizione i propri archivi e scaffali preziosi, aprendo le porte al pubblico per una giornata dedicata alla memoria e alla conoscenza.
Le sedi coinvolte sono:
Casa Asquini e La Brunelde – Casaforte d’Arcano a Fagagna,
Villa de Claricini Dornpacher a Bottenicco di Moimacco,
Villa Marchese de’ Fabris a San Canzian d’Isonzo,
e, per la prima volta, Villa Manin a Passariano, che ospita l’Archivio della Fondazione Roberto Capucci.
Un itinerario che unisce arte, architettura e storia, dove ogni villa racconta una parte del patrimonio culturale friulano, offrendo ai visitatori l’opportunità di entrare in contatto diretto con le radici della memoria familiare e imprenditoriale italiana.
Per informazioni e prenotazioni delle visite è possibile consultare il sito ufficiale dell’iniziativa:
👉 www.associazionedimorestoricheitaliane.it/carteindimora2025
Un patrimonio vivo che racconta l’Italia
Giunta alla quarta edizione, “Carte in Dimora” coinvolge oltre cento archivi e biblioteche private distribuiti in tutto il territorio nazionale, trasformando per un giorno luoghi di storia e memoria in centri di incontro culturale.
L’iniziativa valorizza un patrimonio di sapienza artigianale e imprenditoriale, documentando come nei secoli si siano formate le eccellenze italiane nei campi dell’arte, della moda, dell’agricoltura e dell’industria.
Attraverso carte e oggetti d’epoca, mappe e disegni, si scoprono storie di famiglie, di mestieri e di invenzioni che hanno contribuito alla costruzione dell’identità nazionale e del senso del bello e del sapere fare italiano, riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Collaborazioni e riconoscimenti istituzionali
“Carte in Dimora” è realizzata con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), a conferma del suo valore culturale e sociale.
L’evento è inoltre organizzato in collaborazione con la Direzione Generale Archivi e la Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del Ministero della Cultura, affiancando l’iniziativa ministeriale “Domenica di Carta”, in programma domenica 12 ottobre.
Un “week end di carta” per unire memoria e futuro
L’apertura congiunta di archivi e biblioteche pubbliche e private dà vita a un vero e proprio “week end di carta”, in cui la memoria del passato diventa fonte d’ispirazione per il futuro.
Un dialogo tra pubblico e privato, tra storie locali e patrimonio nazionale, che punta a rafforzare la consapevolezza culturale e identitaria del nostro Paese e a promuovere la crescita economica e sociale fondata sulla conoscenza e sulla valorizzazione delle proprie radici.
Un viaggio nella memoria italiana che, passando attraverso ville, archivi e biblioteche storiche, restituisce al pubblico il piacere del racconto e la magia della storia scritta su carta, fatta di persone, luoghi e idee che continuano a ispirare il presente.