Erano tra i driver più attesi. Certamente si trovavano tra i favoriti alla vittoria finale, ancor più dopo aver stabilito il miglior tempo nelle prove. Alla fine l’hanno spuntata proprio loro. E’ andata a Christian Merli e a Rino Muradore la 46esima edizione della Cividale-Castelmonte, cronoscalata organizzata dalla scuderia Red White. Il trentino, su Osella Fa30, si è imposto tra le auto moderne, aggiudicandosi anche la classe E2SS, mentre il “collega”, cividalese doc, su Ford Escort Rs2000 è risultato essere il più veloce tre le vetture storiche (nonché nel Secondo Raggruppamento). Rispettivamente di 6’04’’56 e di 7’52’’51 il tempo aggregato di gara-1 e gara-2 dei due piloti. In entrambe le manche sono risultati i più rapidi.
Curiosità vuole che i due driver vinsero assieme l’edizione del 2016. Sette anni dopo sono tornati in compagnia sul gradino più alto del podio, con Muradore bravo a ripetere il miglior tempo firmato anche nel 2020. Tutti e due si sono messi alle spalle i primi classificati delle ultime due edizioni. Merli infatti ha preceduto di 5’’39 Diego Degasperi (Osella Fa30), mentre il driver della Escort ha battuto Michele Massaro, secondo su Bmw M3 E30 a 3’’60. A completare il podio assoluto per quanto riguarda le vetture moderne è stato Giancarlo Maroni (Nova Proto NP01), terzo a 14’’46 da Merli (e primo in classe E2SC), mentre si è messo al collo la medaglia di bronzo tra le auto storiche Walter Marelli su Osella Pa9/90 (a 8’’87 da Muradore). Da sottolineare, poi, il quarto posto assoluto tra le contemporanee del cinque volte vincitore della gara Federico Liber, che su Mistral Gb08 F1 ha chiuso a 21’’22 da Merli.
Questo, dunque, le prime posizioni delle due gare che hanno formato la cronoscalata, valevole per il Trofeo Italiano Velocità Montagna (TIVM) zona Nord a coefficiente 1,5, per il Trofeo nazionale auto storiche, per il campionato nazionale Austriaco e Sloveno nonché per il campionato del Friuli Venezia Giulia. Al traguardo di Castelmonte sono giunte 184 delle 210 vetture che si sono presentate ai nastri di partenza (54 storiche, 130 moderne). Tra i vari gruppi, tra le auto contemporanee da evidenziare l’affermazione in GT del friulano Gianni Di Fant (Ferrari 488 Challenge), in RS Cup del pilota di Povoletto Michele Buiatti (Seat Ibiza Cupra) e in RS del driver di Racchiuso Fabiano Peressutti (Renault Clio) e in N-S (molto numerosa con 21 auto al traguardo) di Carmelo Fusaro (Honda Civic Type R). Tra le storiche, invece, miglior tempo nel terzo raggruppamento per il friulano Mattia De Giacinto (Renault 5 Gt Turbo). Per lui anche il quarto crono assoluto.
Durante il weekend di gara è stato ricordato Mauro Zamparutti, presidente di Red White, organizzatore e anima della corsa, scomparso prematuramente nel corso del 2023. L’hashtag #ciaomauro ha trovato spazio sulle vetture dei partecipanti e su tante magliette. Un omaggio a chi ha dato tanto alla cronoscalata, allestita attualmente dalla moglie Daniela, dai figli Sarah e Alessandro e naturalmente da Red White.
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