TOLMEZZO (UD) – Domenica 15 giugno, alle ore 17, nel Salone dell’Albergo Roma, si terrà l’incontro “Dante, ce fâstu? Non lo sai che… Le buone ragioni per amare la lingua friulana”, nell’ambito del festival letterario transfrontaliero Vie dei libri. L’evento, a ingresso libero, vedrà protagonisti lo scrittore Flavio Santi e il direttore dell’ARLeF, William Cisilino.
Un viaggio nella storia della lingua friulana
In sessanta minuti, il pubblico sarà guidato in un percorso narrativo attraverso oltre mille anni di storia linguistica del friulano. Partendo dalla lingua parlata oggi, con i suoi modi di dire e vocaboli quotidiani, si esploreranno le origini della lingua e le influenze lasciate dalle popolazioni che nel corso dei secoli hanno abitato il Friuli, mettendo in luce l’evoluzione e la ricchezza del friulano.
Linguistica, cultura e futuro
L’incontro non sarà una lezione di linguistica tradizionale, ma uno spettacolo culturale coinvolgente, accessibile a tutti, che offrirà anche spunti di riflessione sul futuro del friulano e sullo sviluppo delle lingue nel tempo.
Ispirazione dantesca e identità culturale
La riflessione prende spunto dal De vulgari eloquentia di Dante Alighieri, che usa la metafora della pantera per descrivere la lingua “che fa sentire il suo profumo in ogni città ma non ha dimora in alcuna”. Il friulano, con la sua lunga tradizione letteraria e la vitalità attuale, rappresenta un esempio concreto di lingua identitaria e culturale, capace di preservare le proprie radici e al tempo stesso evolversi.
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