La nuova edizione della Dolomiti Mountain School
L’apertura della Dolomiti Mountain School 2024 è avvenuta venerdì scorso a Udine, segnando l’inizio di un’edizione focalizzata sulla collaborazione e l’integrazione tra genti e territori. Questo evento ha visto la partecipazione di personalità eminenti come Michele Lanzinger, direttore del MUSE di Trento, che ha sottolineato l’evoluzione dei musei da semplici luoghi di conservazione a centri di cultura attiva e sostenibile, intrecciati con il tessuto locale e dedicati al benessere delle comunità.
Obiettivi e prospettive della fondazione Dolomiti UNESCO
Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, ha illustrato gli sforzi dell’organizzazione nel favorire la condivisione di idee e risorse tra le comunità montane, evidenziando l’importanza di ascoltare e comprendere le necessità delle persone che vivono in queste aree per proporre soluzioni concrete e significative.
Il ruolo dell’Università degli Studi di Udine
Roberto Pinton, rettore dell’Università degli Studi di Udine, ha parlato del sostegno dell’università nei confronti della scuola, enfatizzando il valore dell’educazione e della ricerca nel contribuire allo sviluppo e alla prosperità delle zone montane, attraverso un approccio che valorizza le reti locali e la collaborazione tra enti differenti.
Un nuovo approccio al paesaggio e alla cultura montana
Gianpaolo Carbonetto, coordinatore della Scuola, ha descritto la visione della Dolomiti Mountain School come un luogo di dialogo sul paesaggio, visto come punto di incontro tra uomo e natura, e sull’importanza del coinvolgimento diretto delle comunità montane nel processo di pianificazione e sviluppo.
La Dolomiti Mountain School 2024 continua a essere un esempio brillante di come la cooperazione possa portare a soluzioni innovative e sostenibili, essenziali per il futuro delle Dolomiti e delle sue comunità.
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