Ogni estate, grazie alla collaborazione tra il Teatri Stabil Furlan, l’ARLeF e l’Associazione ‘Lignano nel terzo millennio’, la località di Lignano Pineta si arricchisce di un evento unico che celebra la lingua friulana. Questo appuntamento annuale si inserisce nella rassegna ‘Incontri con l’autore e con il vino’, che si svolge nel Pala Pineta del Parco del Mare, e quest’anno entra nel vivo con una nuova iniziativa televisiva che porterà le letture sceniche in lingua friulana direttamente nelle case dei telespettatori, grazie alla collaborazione con la RAI FVG.
Il progetto “Lignano, ti racconto” in lingua friulana
Il Teatri Stabil Furlan e il suo direttore artistico, Massimo Somaglino, si sono impegnati nel progetto di tradurre in lingua friulana i racconti legati alla località balneare di Lignano. Questi racconti, raccolti nel volume ‘Lignano, ti racconto’, sono diventati delle vere e proprie letture sceniche che sono state riprese e trasmesse dalla RAI FVG, con la regia televisiva di Arianna Zani. Ogni terzo martedì del mese, il pubblico potrà seguire la trasmissione su Rai 3 bis, alle 21.20, con replica il venerdì alle 21.40 sul canale 810 del digitale terrestre, e successivamente saranno disponibili su RaiPlay.
Il primo appuntamento: “Tant che Tupamaros”
Il primo appuntamento della rassegna televisiva è con il racconto “Tant che Tupamaros”, scritto da Paolo Patui e tratto dal suo racconto “Volevamo essere i Tupamaros”. Ambientato nel 1969, il testo narra della Lignano dell’epoca, proprio quando l’uomo sbarcava sulla luna. Un gruppo di ragazzini friulani, partecipanti a un torneo di calcio organizzato nella colonia della diocesi di Udine, sceglie un nome di squadra simbolo di ribellione, ‘Tupamaros’. Il direttore della colonia, che funge da arbitro, minaccia di non farli mai vincere con quel nome. Il racconto, intriso di umorismo e ironia, esplora le dinamiche giovanili di quell’epoca.
Il monologo sarà interpretato da Massimo Somaglino, con la partecipazione di due musicisti jazz, Alessio Zoratto (contrabbasso e basso elettrico) e Luca Colussi (batteria). Somaglino afferma: «Mi sono allontanato dalla tradizione, cercando di restituire l’atmosfera di quegli anni di ribellione giovanile, con il jazz e il blues che ben rappresentano il desiderio di cambiamento, anche in un piccolo torneo di calcio».
I prossimi appuntamenti
Gli appuntamenti successivi della rassegna includeranno:
- “La stilo di Hemingway” di Pietro Spirito, tradotto in friulano da Stefano Montello, con Fabiano Fantini, Leo Virgili e Massimo Somaglino in scena.
- “Tito Maria al viôt il mâr” di Tito Maniacco, tradotto da Tarcisio Mizzau, con Somaglino e Denis Biason alla chitarra.
Informazioni e prenotazioni
Per maggiori informazioni sugli spettacoli, per prenotazioni e per consultare il programma completo della rassegna, è possibile visitare il sito ufficiale del Teatri Stabil Furlan: www.teatristabilfurlan.it. È possibile anche contattare il numero 392.3273719 o seguire il Teatri Stabil Furlan sui social media (Facebook e Instagram).
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