Concerto omaggio ad Astor Piazzolla al Teatro Maurensig: The Rough Dancer and The Cyclical Night

A Feletto Umberto omaggio ad Astor Piazzolla con The Rough Dancer and The Cyclical Night al Teatro Maurensig tra musica e danza.

27 novembre 2025 07:30
Concerto omaggio ad Astor Piazzolla al Teatro Maurensig: The Rough Dancer and The Cyclical Night -
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FELETTO UMBERTO - Prosegue il calendario musicale della Stagione 2025/2026 della Fondazione Luigi Bon con un appuntamento dal forte respiro internazionale, dedicato a uno dei grandi innovatori del tango del Novecento: Astor Piazzolla. Sabato 29 novembre, alle 20.30, il Teatro Paolo Maurensig di Feletto Umberto ospiterà “The Rough Dancer and The Cyclical Night”, progetto iconico composto dal maestro argentino nel 1987, un lavoro in cui musica, poesia e danza si intrecciano in un unico racconto scenico.

Sul palco un ensemble d’eccezione formato da Roberto Porroni (chitarra), Adalberto Ferrari (clarinetto), Marija Drincic (violoncello) e Marco Ricci (contrabbasso). Ad arricchire la serata, la voce recitante dell’attrice Elda Olivieri e l’elegante intervento coreografico dei ballerini di tango Laura Borromeo e Roberto Orru, chiamati a dare corpo e movimento al mondo evocato dalla partitura di Piazzolla.

I biglietti per l’evento sono disponibili alla biglietteria del teatro e online sul circuito Vivaticket. Tutte le informazioni aggiornate sono consultabili sul sito www.fondazionebon.com.

Un capolavoro nato a New York tra musica, danza e poesia

Nel 1987 l’Intar Hispanic American Arts Center di New York commissionò ad Astor Piazzolla una produzione che unisse musica, danza e poesia, chiedendogli di spingersi oltre i confini del tango tradizionale e di esplorarne nuove possibilità sceniche.

Da questa richiesta nacque “The Rough Dancer and The Cyclical Night”, un ciclo di 14 brani ispirato al poema “La noche cíclica” di Jorge Luis Borges, nel quale lo scrittore argentino rielabora il tema dell’“eterno ritorno”, concetto che attraversa il pensiero di Giambattista Vico, David Hume e Friedrich Nietzsche.

Piazzolla trasforma questa idea filosofica in struttura musicale, riproponendo alcuni brani in forma ricorrente, come se il tempo stesso seguisse un movimento circolare. Motivi che ritornano, atmosfere che si ripresentano sotto nuove sfumature, linee melodiche che emergono e riaffiorano: tutto concorre a restituire l’impressione di un percorso che si rigenera continuamente, proprio come la notte borgesiana che torna ciclicamente.

La ricostruzione di un’opera intensa e rara

L’opera è considerata una delle creazioni più intense di Piazzolla, un lavoro che spinge il tango nuevo verso i territori del teatro musicale e di una forma di “opera” contemporanea.

La sua storia editoriale, tuttavia, è particolare: il lavoro fu registrato in un prezioso LP oggi introvabile, da cui è stata ricostruita la partitura, poiché la traccia originale dello spettacolo newyorkese risulta perduta.

Questo lungo lavoro di recupero e trascrizione fa sì che ogni esecuzione dal vivo di “The Rough Dancer and The Cyclical Night” abbia un valore speciale: non soltanto l’ascolto di una pagina rara del repertorio piazzolliano, ma anche il contatto con un’opera che ha rischiato di rimanere sepolta nella memoria discografica.

La tappa di Feletto Umberto si presenta così come un’occasione unica per ascoltare l’anima del tango argentino in una forma di opera che unisce intensità emotiva, raffinatezza strumentale e profondità letteraria.

Un ensemble di interpreti per dare voce al tango di Piazzolla

A dare vita alla partitura saranno quattro musicisti con una lunga esperienza nel repertorio del Novecento e nella musica da camera.

Roberto Porroni, alla chitarra, porta sul palco uno strumento centrale nell’universo di Piazzolla, capace di passare dal sussurro intimista a sonorità più ritmiche e percussive.

Adalberto Ferrari, al clarinetto, aggiunge un timbro flessibile, pronto a farsi lirico, graffiante, ironico, inseguendo le curve melodiche del tango e dialogando con le altre voci strumentali.

Marija Drincic, al violoncello, contribuisce con la sua sonorità calda e profonda, spesso chiamata a sostenere le linee più drammatiche e meditative della partitura.

Marco Ricci, al contrabbasso, è il motore ritmico e armonico che ancora l’ensemble, unendo energia, precisione e capacità di scolpire i bassi che sorreggono le architetture di Piazzolla.

A intrecciare musica e parola sarà la voce recitante di Elda Olivieri, chiamata a evocare le atmosfere di Borges e il suo immaginario fatto di città notturne, destini che si rincorrono e tempo che torna su se stesso.

La dimensione fisica e sensuale del tango sarà infine affidata ai ballerini Laura Borromeo e Roberto Orru, che con il loro intervento coreografico daranno corpo alle immagini sonore, trasformando i temi musicali in abbracci, passi, rotazioni, in una drammaturgia danzata che dialoga direttamente con l’ensemble.

Un tango che diventa teatro, tra eterno ritorno e notte ciclica

In “The Rough Dancer and The Cyclical Night” il tango esce dalle sale da ballo per entrare in una dimensione teatrale ed evocativa. Non si tratta di una semplice successione di brani, ma di un percorso narrativo in cui la musica suggerisce situazioni, personaggi, atmosfere.

Il riferimento al poema di Borges e al tema dell’eterno ritorno porta lo spettatore ad ascoltare non solo le note, ma il disegno complessivo: ripetizioni, variazioni e ritorni tematici diventano metafora di una notte che si ripete, di storie che si intrecciano e sembrano riflettersi l’una nell’altra.

In questo contesto, la presenza della voce recitante e dei ballerini di tango arricchisce l’esperienza, trasformando il concerto in una sorta di “opera per ensemble”, dove ogni elemento – suono, gesto, parola – contribuisce a costruire una notte ciclica in cui il pubblico è chiamato a immergersi.

La Stagione Bon e l’appuntamento con Wolf 1069

L’omaggio a Astor Piazzolla si inserisce nella più ampia cornice della Stagione 2025/2026 della Fondazione Luigi Bon, che al Teatro Maurensig sta proponendo un cartellone attento alla qualità musicale e alla sperimentazione di nuovi format.

Il prossimo appuntamento in calendario sarà domenica 7 dicembre con il primo degli spettacoli immersivi pensati per sfruttare appieno le potenzialità tecnologiche e acustiche del Teatro Maurensig.

Alle 17.00 e in replica alle 20.00, per l’organizzazione di RiMe MuTe, andrà in scena “Wolf 1069”, un progetto avveniristico che unisce musica, astronomia e tecnologia, creando un’esperienza in cui il pubblico viene coinvolto in una dimensione multisensoriale.

Per informazioni, biglietti e per consultare il calendario completo della Stagione Bon è possibile visitare il sito www.fondazionebon.com, punto di riferimento per scoprire tutti gli eventi in programma al Teatro Paolo Maurensig e le iniziative della Fondazione sul territorio.

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