Friuli Venezia Giulia: consumo stabile, boom del trinciato e divieti rispettati

Fumo in Friuli Venezia Giulia: un adulto su quattro fuma, cresce l’uso di e-cig e trinciato. Dati e strategie di prevenzione.

23 ottobre 2025 09:51
Friuli Venezia Giulia: consumo stabile, boom del trinciato e divieti rispettati -
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La regione Friuli Venezia Giulia presenta un quadro relativamente articolato in tema di consumo di tabacco, che mostra andamenti e caratteristiche specifiche sia nella popolazione adulta sia negli anziani. I dati più recenti, frutto di rilevazioni della sorveglianza regionale, offrono elementi utili per comprendere le abitudini di fumo e i possibili scenari di intervento.

In primo luogo, è importante notare che circa uno su quattro adulti tra i 18 e i 69 anni nella regione è un fumatore attivo. In termini percentuali, la quota si attesta intorno al 22%, mentre circa il 55% della popolazione rientra tra i non fumatori e il restante 23% tra gli ex fumatori. Questi valori indicano che una parte significativa degli adulti ha smesso di fumare o non ha mai cominciato, e al tempo stesso che vi è una presenza stabile dei fumatori attivi.
 Tra gli anziani (over 64 anni) la prevalenza del fumo si riduce: circa 10% fuma ancora, mentre 36% è ex fumatore e 54% non ha mai fumato. Ciò suggerisce che l’età influisce in modo rilevante sulla scelta o sulla possibilità di mantenere l’abitudine al fumo, con un graduale decremento del consumo attivo nelle fasce più avanzate.

Quanto all’intensità del consumo, in regione la media giornaliera è di circa 10,6 sigarette al giorno per gli adulti e 10,9 per gli anziani fumatori. La quota di “forti fumatori” (coloro che superano le 20 sigarette al giorno) è pari al 17% tra gli adulti e al 18% tra gli anziani. Questi dati indicano che, pur non essendo la maggioranza, c’è una platea di fumatori che mantiene un consumo elevato e costante nel tempo.

Un’altra caratteristica interessante riguarda l’utilizzo di prodotti alternativi al classico tabacco: l’uso di dispositivi come le sigarette elettroniche è oggi stimato al 5,2% della popolazione adulta, un dato leggermente superiore alla media nazionale. Inoltre, l’uso di prodotti di tabacco riscaldato è pari a circa 2,5%. Complessivamente, circa l’8% degli adulti usa tali dispositivi “in esclusiva o in combinazione” con il fumo tradizionale.

Un elemento che emerge con particolare rilevanza nella regione è la diffusione delle sigarette fatte a mano (trinciato): tra i fumatori adulti, circa 16,6% utilizza prevalentemente questo tipo di prodotto, una percentuale leggermente superiore alla media nazionale (circa 15%). Ciò suggerisce una preferenza regionale per modalità di consumo meno “industriali” o più artigianali, che meritano attenzione sia in termini di abitudini che di possibili interventi di prevenzione.

Per quanto riguarda le strategie di cessazione, i dati indicano che nel biennio 2023–24 circa 31% dei fumatori adulti ha tentato di smettere. Circa 20% ha utilizzato la sigaretta elettronica come ausilio e solo lo 0,7% ha partecipato a corsi organizzati con la ASL. Inoltre, circa il 44% dei fumatori ha ricevuto il consiglio medico di smettere, un valore leggermente inferiore alla media nazionale (~50%). Questo evidenzia che, seppur la volontà di ridurre o cessare il consumo è presente, vi sono margini di rafforzamento per l’adesione a percorsi strutturati di supporto.

Un aspetto positivo riguarda le misure di tutela dal fumo passivo: nei luoghi di lavoro, il rispetto del divieto di fumare è molto elevato (circa 98%), superando la media nazionale. Nelle abitazioni, la percentuale di fumo è pari al 7%, che scende al 3% nelle case con minori sotto i 14 anni. Tali valori indicano una buona attenzione verso gli spazi condivisi e la protezione di soggetti vulnerabili.

Infine, un confronto con i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) per il 2023: nel FVG la quota di fumatori tra la popolazione di 14 anni e più è stimata al 18,4%. Pur operando con metodologie diverse rispetto ai dati regionali, questa stima suggerisce una posizione “intermedia” della regione nel contesto italiano.

In sintesi, la situazione del fumo in Friuli Venezia Giulia mostra prevalenze che non sono tra le più elevate in Italia, ma neanche tra le più basse. Vi è una distribuzione differenziata per età, una quota stabile di fumatori intensi, una presenza rilevante di consumatori di trinciato e una discreta diffusione di prodotti alternativi. Al tempo stesso, vi sono segnali positivi in tema di tutela ambientale e tentativi di cessazione che meritano di essere valorizzati.

Per le politiche sanitarie regionali, queste risultanze possono fornire informazioni utili per la programmazione di interventi mirati, ad esempio per fasce d’età elevate, uso di trinciato, e favorire l’accesso a percorsi strutturati di cessazione.

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