Una violenta perturbazione atmosferica ha colpito il Friuli Venezia Giulia nel tardo pomeriggio e nella serata di domenica 6 luglio, causando forti raffiche di vento, piogge torrenziali e episodi localizzati di grandine. Secondo l’ultimo bollettino della Protezione Civile regionale delle ore 22:00, il sistema perturbato generato da una saccatura atlantica ha portato alla formazione di numerose celle temporalesche, che hanno colpito con violenza la montagna e poi la pianura, causando disagi e danni in vari comuni.
Raffiche di vento e fulmini: colpita anche la bassa pianura
Le località più colpite includono Arba, dove sono caduti 71 mm di pioggia in un’ora, e Osoppo, con 65 mm. A Col della Gallina il vento ha raggiunto i 98 km/h, mentre sul Monte Matajur è stata registrata una raffica massima di 103 km/h. Gli effetti si sono fatti sentire anche a Udine, Maniago, Aviano e Cividale del Friuli, con allagamenti e cadute di alberi su strade e abitazioni. In alcuni casi è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per ripristinare la viabilità.
Una situazione simile a quella anticipata nell’articolo “Maltempo e grandinate in arrivo: cosa aspettarsi”, che parlava di eventi estremi previsti per il weekend.
Raffiche di vento e fulmini: colpita anche la bassa pianura
I fenomeni più intensi si sono concentrati sulle aree montane nel pomeriggio e hanno poi raggiunto la media e alta pianura in serata, estendendosi infine alla bassa pianura friulana. Il bollettino evidenzia un’elevata frequenza di fulmini e violenti colpi di vento. Le zone di Caneva, Tavagnacco, Santa Maria La Longa, Spilimbergo, Sequals, Remanzacco, Treppo Grande e Faedis sono state interessate dalla caduta di alberi e rami, con numerose chiamate al NUE 112 per segnalare interruzioni stradali e, in un caso, anche per una caduta di massi a Lusevera.
Nelle stazioni di monitoraggio, oltre al Matajur e Col della Gallina, sono state registrate raffiche superiori ai 75 km/h anche a Pala d’Altei, Rest e Val Sughet, con forti precipitazioni concentrate in tempi brevi. La pioggia, combinata al vento e alla grandine, ha messo a dura prova il sistema di drenaggio urbano in diverse località.
Nelle prossime ore ancora temporali, poi migliora
Secondo la Protezione Civile, la fase più critica dell’evento dovrebbe concludersi entro le prime ore del mattino di lunedì 7 luglio. Durante la notte sono attesi altri temporali sparsi, alcuni dei quali potrebbero essere ancora intensi, con rischio di raffiche intense, pioggia battente e grandine. Dalla mattina, è previsto un parziale miglioramento delle condizioni meteo almeno fino al pomeriggio.
Il sistema di allerta rimane attivo e la Sala Operativa Regionale continua a monitorare l’evoluzione in tempo reale, pronta a intervenire in caso di ulteriori criticità. Si invita la massima prudenza negli spostamenti, soprattutto nelle zone già colpite, e a segnalare tempestivamente situazioni di pericolo.
La situazione è peggiorata in Veneto, come descritto nell’articolo su cosa è successo nella provincia di Treviso e la grandine in altre città.
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