“PPP: doppia prospettiva”, nello studio di Giorgio Celiberti un viaggio teatrale tra arte e mistero attorno a Pier Paolo Pasolini

Nello studio Celiberti di Udine debutta “PPP: doppia prospettiva”, spettacolo su Pier Paolo Pasolini firmato da Sansevero e Del Toso.

29 ottobre 2025 22:30
“PPP: doppia prospettiva”, nello studio di Giorgio Celiberti un viaggio teatrale tra arte e mistero attorno a Pier Paolo Pasolini -
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UDINE – Lo studio d’arte del maestro Giorgio Celiberti, una delle figure più illustri della scena artistica contemporanea friulana e internazionale, si trasforma in palcoscenico per un evento unico nel suo genere: “PPP: doppia prospettiva”, un viaggio teatrale e musicale che affronta il mistero e la complessità della figura di Pier Paolo Pasolini.
L’appuntamento è fissato per venerdì 31 ottobre alle ore 18, con ingresso libero e prenotazione obbligatoria (scrivendo a [email protected]70 posti disponibili).

L’evento rappresenta l’ultimo appuntamento del progetto “Dos Doi Due in Uno”, proposto nell’ambito della rassegna “Estate in città” e finanziato dal Comune di Udine.
Lo spettacolo sarà poi replicato a Pasian di Prato il 4 novembre alle 21 (in auditorium, con il contributo del Comune) e a Remanzacco il 6 novembre alle 21 (nell’auditorium De Cesare), all’interno del progetto “Avamposto – We are standing on the edge”, sostenuto dal bando regionale per le iniziative culturali dei giovani 2025.

Giovani, memoria e teatro per raccontare il Friuli del dopoguerra

Il progetto Avamposto mira a rinnovare il modo di raccontare la storia del Friuli Venezia Giulia nel secondo dopoguerra, attraverso un approccio teatrale immersivo e interattivo.
Eventi complessi e drammatici come l’eccidio di Porzûs o la strage di Peteano vengono reinterpretati in chiave narrativa e performativa, coinvolgendo giovani partecipanti che stanno seguendo un percorso di formazione storica e teatrale, volto a connettere la memoria regionale con la storia nazionale e internazionale.

Uno spettacolo-conferenza tra arte, filosofia e mistero

Al centro di “PPP: doppia prospettiva” c’è la questione irrisolta della morte di Pier Paolo Pasolini, uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento.
Lo spettacolo-conferenza, ideato da Federica Sansevero – che sarà anche in scena insieme alla musicista Cristina Spadotto – e da Valentina del Toso, mette a confronto due ipotesi opposte ma complementari: quella simbolico-esoterica e quella politico-criminale.

Le due anime di Pasolini secondo Sansevero e Del Toso

Federica Sansevero approfondisce la teoria del pittore Giuseppe Zigaina, espressa nel saggio “Pasolini e la morte”, secondo cui lo scrittore avrebbe pianificato consapevolmente la propria fine, costruendola come l’ultimo atto della sua poetica, disseminando indizi e simboli nelle sue opere, da interpretare come in un rituale artistico.
Una visione che immerge il pubblico nel mondo visionario e simbolico di Pasolini, rivelandone la sofferenza interiore e i traumi personali.

Dall’altra parte, Valentina del Toso sostiene l’ipotesi di un omicidio di matrice politica, restituendo una lettura più razionale e drammatica, che riporta alla realtà di un’Italia attraversata da tensioni e contraddizioni storiche.

Tra musica dal vivo e parola scenica

Sul palco, la musica dal vivo di Cristina Spadotto dialogherà con le parole e le interpretazioni delle due attrici, dando vita a una performance intensa e a tratti visionaria, in bilico tra teatro, saggio e riflessione civile.
Un’esperienza che unisce arte, memoria e letteratura, nel segno di un Friuli che continua a essere terra di pensiero e creatività, e che sceglie di onorare Pasolini non solo come icona, ma come interrogativo vivo e aperto.

Con “PPP: doppia prospettiva”, lo studio di Giorgio Celiberti si trasforma per una sera in laboratorio di idee e emozioni, offrendo al pubblico un’occasione unica per riscoprire Pasolini attraverso una doppia lente: quella del mito e quella della realtà.

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