Morte improvvisa di Stefano Braida, anche il mondo del ciclismo piange un «volontario speciale»

Lutto anche a Teglio Veneto: morto Stefano Braida, volontario sportivo e papà di due giovani ciclisti. Un Trofeo porterà per sempre il suo nome.

06 agosto 2025 15:38
Morte improvvisa di Stefano Braida, anche il mondo del ciclismo piange un «volontario speciale» -
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Un silenzio carico di commozione ha avvolto Cintello, piccola frazione di Teglio Veneto, alla notizia della morte improvvisa di Stefano Braida, 51 anni, colpito da un malore mentre era al lavoro su un’impalcatura a Precenicco, in provincia di Udine. Ma il dolore ha travolto anche il mondo dello sport giovanile, in particolare il ciclismo, di cui Braida era figura centrale e apprezzata.

Padre di Marco e Nicola, due giovani corridori tesserati con il Gruppo Sportivo Cintellese 1987, Stefano era da anni uno dei volontari più attivi del team, presenza costante e insostituibile nelle attività quotidiane e negli eventi della squadra. Non c’era allenamento, gara o festa in cui mancasse il suo supporto, la sua organizzazione, il suo entusiasmo contagioso.

Una figura amata da tutti: "era il primo a dire sì, sempre con il sorriso"

Siamo sconvolti, abbiamo perso un uomo straordinario, una delle persone più buone al mondo”, ha dichiarato visibilmente commosso Gianluca Geremia, presidente del GS Cintellese 1987. “Stefano era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via, sempre pronto a dare una mano, a proporre idee, soluzioni, a creare momenti di gioia per i nostri ragazzi. Non chiedeva nulla in cambio, dava tutto se stesso per passione, per amore della squadra, per senso di comunità”.

Braida era una colonna portante anche nell’organizzazione di feste e momenti di socialità, spesso rivolti ai più piccoli, curati nei dettagli, pensati con creatività e realizzati con l’aiuto concreto di genitori, amici e altri volontari. “Bastava un’idea – racconta Geremia – e lui rispondeva sempre con un sorriso e un deciso “facciamo”. Era un uomo del fare, non delle chiacchiere”.

Un trofeo dedicato a stefano per onorare la sua memoria

Proprio per non disperdere il ricordo di una persona così speciale, il Gruppo Sportivo ha già annunciato che nelle prossime competizioni verrà istituito un Trofeo intitolato a Stefano Braida, che diventerà un appuntamento fisso nel calendario ciclistico locale. “Dobbiamo imparare tutti da lui, perché Stefano sapeva fare solo del bene. Alla sua famiglia va il nostro abbraccio più commosso, e il nostro impegno sarà ora quello di onorare la sua memoria in ogni nostra attività”.

Il cordoglio di due comunità: friuli e veneto uniti nel dolore

La notizia della scomparsa improvvisa di Braida ha colpito anche il mondo del lavoro e degli eventi, dove Stefano era ben noto per la sua attività nel noleggio di impianti audio e luci. Molti lo ricordano per la presenza costante in fiere, manifestazioni, concerti e feste di paese, sia in Veneto che in Friuli.

Il dramma si è consumato a Precenicco, mentre era impegnato in un lavoro di tinteggiatura. Non è caduto, ma si è accasciato improvvisamente sull’impalcatura, colto da un infarto fulminante. Nonostante l’intervento tempestivo del personale sanitario del Sores di Palmanova, dei Vigili del Fuoco di Latisana e dei Carabinieri, per lui non c’è stato nulla da fare. Puoi leggere i dettagli nell’articolo sulla morte improvvisa a Precenicco.

Una settimana tragica per lo sport e le comunità locali

La morte di Stefano Braida arriva in una settimana già segnata da lutti e incidenti gravi. A Frisanco, due giovani calciatori, Fabio Rosa e Danilo Boz, sono morti in un tragico incidente in galleria sulla SR251, mentre un terzo ragazzo è in gravi condizioni.

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