Sutrio e Paluzza, svolta anti-spopolamento: il Masterplan che porta case, lavoro e nuovi residenti

A Sutrio presentato il Masterplan per Paluzza e Sutrio: identità, servizi e spazi per fermare lo spopolamento e aiutare le imprese.

10 dicembre 2025 11:26
Sutrio e Paluzza, svolta anti-spopolamento: il Masterplan che porta case, lavoro e nuovi residenti -
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SUTRIO — Davanti a una platea folta di imprenditori dei due borghi, è stato presentato il Masterplan per l’Attrattività e lo Sviluppo di Paluzza e Sutrio, il documento strategico elaborato con il supporto di T&B Associati (Trieste) che punta a delineare una visione comune per contrastare lo spopolamento, rafforzare la residenzialità e sostenere il tessuto produttivo locale. Un lavoro che unisce analisi, ascolto e progettualità con l’obiettivo di trasformare le risorse della valle in leve concrete di attrazione e benessere.

I dati che fotografano il territorio

L’apertura dell’incontro è stata affidata ai risultati dell’analisi territoriale: una presenza capillare di microimprese radicate nei borghi, un patrimonio artigiano robusto e una comunità produttiva che ha dimostrato resilienza. A questa vitalità, però, fanno da contraltare il calo demografico e un crescente squilibrio generazionale. Numeri e tendenze che, pur confermando l’energia del sistema locale, evidenziano la necessità di nuove politiche capaci di trattenere giovani e lavoratori e di attirare nuove famiglie.

L’appello condiviso: trattenere e attrarre

Il messaggio emerso dal confronto è stato chiaro: invertire la rotta dello spopolamento puntando su due direttrici complementari, sostenere chi già vive qui e al tempo stesso richiamare nuovi residenti e lavoratori. «L’amministrazione da sola non può risolvere ogni problema» ha osservato il sindaco di Paluzza, Luca Scrignaro. «Serve un sistema condiviso tra imprese, scuole, cittadini e istituzioni: solo così possiamo trattenere giovani e lavoratori e rendere il territorio attrattivo». Sulla stessa linea il sindaco di Sutrio, Manlio Mattia: «Oggi è indispensabile una collaborazione reale tra amministrazione, imprese e comunità per offrire opportunità ai giovani e far crescere il territorio».

Le due proposte strategiche al centro del Masterplan

Cuore della serata, la presentazione di due assi strategici sottoposti a un confronto diretto con la platea economica.

Identità & attrattività

La prima direttrice guarda a ciò che rende unici Paluzza e Sutrio: rafforzare l’identità per rendere i borghi riconoscibili e desiderabili. Tra le ipotesi illustrate, la nascita di un Distretto intercomunale del Commercio e un progetto di marketing territoriale incentrato su “La Gerla di Paluzza”. Questo oggetto simbolico, realizzato con legno e rami intrecciati, concentra significati che rimandano alla storia e all’economia della valle: è parte integrante della filiera bosco-legno, asset strategico dell’economia locale, e rappresenta la capacità della comunità di trasformare le risorse naturali in cultura e impresa, unendo passato e futuro in un’identità collettiva forte e riconoscibile. In parallelo, il Masterplan punta al rafforzamento del racconto identitario dei borghi, alla valorizzazione dei saperi locali e delle competenze artigiane, con l’idea che «se il territorio è attrattivo, arrivano persone e investimenti».

Servizi e spazi per vivere e lavorare

La seconda direttrice mette al centro la rigenerazione di aree e immobili per creare opportunità abitative e spazi moderni per imprese e professionisti. Tra le soluzioni indicate: alloggi accessibili, forme di social housing, coworking e luoghi dedicati a giovani imprenditori. Proprio la scarsità di alloggi e di servizi adeguati è stata segnalata dagli imprenditori come uno dei limiti principali alla competitività del territorio e alla sua capacità di attrarre personale qualificato. L’idea è costruire un ecosistema che, accanto all’impresa, offra qualità della vita, servizi e spazi per chi sceglie di vivere e lavorare nella valle.

Un confronto aperto con imprese e cittadini

La presentazione si è trasformata in un dibattito partecipato tra amministratori, imprese e cittadini. Interventi e proposte hanno evidenziato l’urgenza di una collaborazione stabile in cui ciascuno – imprese, scuole, associazioni, amministrazioni – contribuisca alla tenuta sociale ed economica della valle. In questo quadro un ruolo particolare è stato riconosciuto ai modelli cooperativi: l’esempio della SECAB è stato citato come caso virtuoso, capace di generare benefici tangibili per la comunità, dalla riduzione dei costi energetici al sostegno alle realtà sportive e culturali. Un modello che, secondo molti partecipanti, potrebbe essere replicato in ulteriori ambiti.

Priorità condivise e cornice PNRR

Dalla discussione sono emerse priorità chiare: più servizi, più spazi, più opportunità per trattenere i lavoratori, coinvolgere i giovani e favorire nuove residenze. Il Masterplan – la cui realizzazione si inserisce negli interventi del Bando Borghi PNRR “Il Bosco nel Borgo-Il Borgo nel Bosco”, progetto di rigenerazione culturale e sociale promosso dai Comuni di Sutrio e Paluzza che racconta il valore culturale e identitario del legno – non nasce per restare in un cassetto, ma per attivare un percorso partecipativo e operativo.

Nelle prossime settimane il documento verrà discusso con cittadini, imprese e istituzioni per definire le priorità operative e avviare le prime azioni già dall’inizio del nuovo anno. Un passaggio concreto per trasformare visione e collaborazione in risultati, consolidando un patto di territorio che mette al centro identità, servizi e lavoro come argini allo spopolamento e come motori di un futuro più dinamico e sostenibile per Paluzza e Sutrio.

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