Natisone, l'intervista alla madre di Patrizia: «Sarebbero bastati sei minuti con l'elicottero per salvarli»
Tragedia del Natisone: la madre di Patrizia Cormos racconta il dramma e chiede giustizia a Verissimo.
UDINE – La tragedia della piena del Natisone ha lasciato un segno indelebile: tre giovani, Patrizia Cormos, Cristian Molnar e Bianca Doros, sono stati travolti dall’acqua e hanno perso la vita. La madre di Patrizia ha ribadito davanti al tribunale di Udine la volontà di ottenere chiarezza e giustizia. Domenica 30 novembre, prima del processo del 2 dicembre, è stata ospite del salotto di Verissimo per raccontare il dramma e lanciare il suo appello. Gli ultimi aggiornamenti: Tragedia del Natisone: riuniti i due procedimenti, in aula 50 pompieri.
Il racconto della madre
«Questa tragedia ci ha cambiato la vita, si lotta ogni giorno per sopravvivere», ricorda la donna, spiegando il legame profondo con la figlia: «Avevo 19 anni quando ho avuto mia figlia, siamo cresciute insieme. Non c'era un giorno in cui mia figlia non mi dicesse "Mamma ti voglio bene, mamma ti ama" e poi perderla così».
L’ultima telefonata e la lucidità di Patrizia
Nonostante l’emergenza, Patrizia ha cercato di aiutare i suoi amici e di contattare i soccorsi. «Non puoi chiedere a una ragazza circondata dall’acqua di fare foto o video. Lei ci ha provato in ogni modo, ha avuto forza e lucidità. Metteva tutti al primo posto e ha aiutato i suoi amici», ricorda la madre.
La ricerca di giustizia
«Vogliamo capire cosa sia successo e cosa non abbia funzionato. È stata una perdita di tempo che si è rivelata fatale per questi ragazzi», afferma la mamma. «Mi fa andare avanti la forza di lottare per fare giustizia, nessuno dei tre ragazzi si meritava tutto questo», conclude, visibilmente scossa.