Udine inaugura il nuovo Centro di ricerca clinica: progetti e innovazione per la sanità del futuro

Inaugurato a Udine il nuovo Centro di ricerca clinica e traslazionale: laboratori, progetti e innovazione medica per il futuro della sanità.

17 settembre 2025 15:51
Udine inaugura il nuovo Centro di ricerca clinica: progetti e innovazione per la sanità del futuro -
Condividi

UDINE – L’Università di Udine ha inaugurato il Centro di ricerca clinica e traslazionale del Dipartimento di Medicina, una realtà destinata a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale nel campo dell’innovazione sanitaria. La sede è ospitata nel rinnovato complesso di via Faedis 46, dove un tempo si trovava l’ex convento delle suore Ancelle della Carità. L’edificio è stato demolito e ricostruito ex novo, con una progettazione moderna e sostenibile, nel rispetto della sagoma originaria, per creare spazi ad alta efficienza tecnologica.

Il nuovo centro si pone come obiettivo principale quello di connettere ricerca di base e pratica clinica, trasformando le scoperte scientifiche in strumenti diagnostici, terapie innovative e modelli di cura avanzati.

nuovo centro di ricerca dipartimento medicina
nuovo centro di ricerca dipartimento medicina

Obiettivi strategici

La missione della struttura è chiara: favorire l’invecchiamento attivo, sviluppare diagnosi precoci per malattie croniche e degenerative, introdurre la medicina personalizzata e creare ponti concreti tra università, ospedali e imprese. In questo modo, l’ateneo intende rafforzare il proprio ruolo scientifico e al tempo stesso offrire ricadute tangibili al territorio e alla comunità sanitaria.

Il centro sarà anche un luogo dedicato alla formazione di nuovi professionisti, con spazi pensati per studenti, ricercatori e docenti, oltre a un modello di business community che prevede collaborazioni con aziende del settore biomedicale.

sindaco de toni
sindaco de toni

Struttura e laboratori

Il complesso comprende due edifici collegati tra loro. Il primo, articolato su quattro piani, ospita:

  • laboratori di microbiologia e fisiologia animale,

  • biobanca per la conservazione di campioni,

  • stabulario,

  • spazi per la didattica e la divulgazione scientifica.

Il secondo edificio è destinato ad auditorium da 150 posti, pensato per conferenze, presentazioni e attività divulgative.

Dal punto di vista energetico, l’intero complesso risponde agli standard “casa clima”, puntando al contenimento dei consumi e all’efficienza ambientale, a conferma di una forte attenzione alla sostenibilità.

pubblico dipartimento medicina
pubblico dipartimento medicina

I progetti di ricerca già avviati

Il nuovo centro parte subito con attività concrete. Dal 1° ottobre prenderà il via il progetto MicroCATCH, sviluppato con la collaborazione di BrainTech S.p.A. di Pordenone e finanziato dalla Regione. Il progetto punta a individuare biomarcatori salivari per la diagnosi precoce di malattie neurodegenerative, aprendo prospettive importanti per la prevenzione e la cura.

Parallelamente, l’ateneo partecipa alla proposta europea ADMIRE-brain, che coinvolge otto partner internazionali e che mira allo sviluppo di nuove strategie di ricerca neurologica attraverso bandi Horizon.

Dal 1° novembre inizieranno 13 progetti clinici interni, già finanziati, che rappresentano il nucleo iniziale delle attività. Tra i principali:

  • cardiologia: studi proteomici per malattie cardiache infiammatorie e insufficienza cardiaca;

  • psichiatria: analisi dei profili infiammatori nei pazienti con ADHD;

  • pediatria: proteomica avanzata per obesità infantile e patologie autoimmuni;

  • dermatologia: ricerca su nuovi trattamenti per l’idrosadenite suppurativa;

  • oncologia: piattaforme di biopsia liquida per studiare la resistenza ai farmaci;

  • ematologia: identificazione di marcatori predittivi di efficacia e tossicità nella terapia con cellule CAR-T;

  • chirurgia maxillo-facciale: applicazione del bioprinting 3D per creare innesti tissutali personalizzati.

L’ampiezza dei progetti testimonia la volontà di coprire un ampio spettro di discipline mediche, con approcci che uniscono tecnologie di frontiera e impatto clinico diretto.

pubblico dipartimento medicina
pubblico dipartimento medicina

Un ponte tra ricerca e imprese

Oltre alla dimensione scientifica, il centro mira a diventare anche un punto di collegamento tra accademia e mondo produttivo. È stata avviata una collaborazione con Bio4Dreams S.p.A. attraverso il progetto Bio4DMED, che prevede la valorizzazione dei risultati della ricerca e la loro trasformazione in prodotti e servizi concreti per la sanità.

La prima fase, già in corso, prevede la mappatura delle ricerche del Dipartimento di Medicina: oltre 70 progetti segnalati da 40 ricercatori, con incontri individuali per valutarne le potenzialità. Entro la fine del 2025 saranno selezionati due progetti pilota da accompagnare fino alla fase di trasferimento tecnologico e industriale.

intervento del rettore pinton
intervento del rettore pinton

Ricadute per il territorio

Il nuovo centro rappresenta non solo un polo scientifico, ma anche un’opportunità per l’intera comunità friulana. Le attività contribuiranno a rafforzare l’ospedale universitario di Udine come punto di riferimento nazionale, stimoleranno collaborazioni con aziende del biomedicale e della tecnologia sanitaria e offriranno nuove opportunità per studenti e ricercatori.

L’iniziativa si inserisce in una strategia più ampia dell’Università di Udine di valorizzazione della ricerca, con l’ambizione di trasformare il territorio in un polo di innovazione nel campo della salute, capace di attrarre investimenti, talenti e collaborazioni internazionali.

presentazione nuovo centro di ricerca
presentazione nuovo centro di ricerca

Segui Prima Udine