Nietzsche al Museo etnografico di Udine: al via l’appuntamento del festival Dos doi due in uno

A Udine conferenza su Nietzsche al Museo etnografico: tra apollineo e dionisiaco nel festival Dos doi due in uno.

27 novembre 2025 04:00
Nietzsche al Museo etnografico di Udine: al via l’appuntamento del festival Dos doi due in uno -
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UDINE - Fa tappa al Museo etnografico di Udine, a palazzo Giacomelli, il festival “Dos doi due in uno”, ideato dal Teatro del Silenzio e finanziato dal Comune di Udine. La rassegna, giunta alla sua terza edizione, è quest’anno incentrata sul binomio “Nascita e Morte”, due concetti che non vengono proposti in contrapposizione, ma interpretati come due facce della stessa medaglia, un unico movimento vitale da leggere nelle sue tensioni e nei suoi equilibri.

Sabato 29 novembre, alle 16.30, il pubblico è invitato a un appuntamento di alta divulgazione filosofica: una conferenza del professor Simone Furlani, docente di filosofia teoretica all’Università degli Studi di Udine, dal titolo “Nietzsche: al di là del dolore”, con la mediazione di Valentina Del Toso.

Un festival che mette al centro nascita e morte

Il festival “Dos doi due in uno” nasce per indagare, attraverso linguaggi differenti, i grandi temi che attraversano l’esistenza. In questa edizione, il focus sul binomio nascita/morte non viene affrontato come un semplice contrasto, ma come un rapporto circolare, in cui l’inizio e la fine si richiamano, si sfidano e si illuminano a vicenda.

La scelta di portare questa riflessione dentro gli spazi di palazzo Giacomelli, sede del Museo etnografico di Udine, sottolinea il legame tra memoria, identità e pensiero critico: in un luogo che custodisce oggetti, storie e tradizioni, la filosofia arriva come strumento per interrogare il presente e le grandi domande che non smettono di accompagnare le comunità umane.

L’appuntamento con Nietzsche si inserisce in questo contesto come un’occasione per guardare a nascita e morte, dolore e trasformazione, non solo sul piano biografico, ma anche su quello simbolico, culturale ed esistenziale.

Nietzsche tra dolore, ordine e caos

Il cuore dell’intervento del professor Simone Furlani sarà il tema “Nietzsche: al di là del dolore”, sviluppato all’interno di una più ampia riflessione dedicata al rapporto tra “apollineo e dionisiaco”.

La conferenza partirà da alcune domande chiave, particolarmente attuali: cosa significa davvero vivere tra ordine e caos? Nella nostra vita quotidiana, nelle scelte che compiamo ogni giorno, siamo più apollinei o più dionisiaci? E che cosa può insegnarci Nietzsche sul modo in cui ciascuno costruisce il senso della propria vita, tra momenti di crisi, ricerca di equilibrio e desiderio di trasformazione?

Questo percorso intellettuale non resterà astratto, ma sarà collegato alle esperienze concrete: come affrontiamo il dolore, le perdite, i cambiamenti radicali? E in che modo possiamo pensare a un “andare oltre” che non neghi il dolore, ma lo attraversi, lo integri e lo trasformi?

Apollo e Dioniso come energie del nostro presente

L’evento, patrocinato dalla Società Filologica Friulana, permetterà di capire cosa hanno rappresentato Apollo e Dioniso per Nietzsche: non solo figure della mitologia greca, ma energie e dimensioni interiori che continuano a attraversare il nostro modo di pensare e di vivere.

Da un lato c’è l’apollineo: l’ordine, la misura, la forma, il “sogno lucido” che cerca di dare contorni precisi alla realtà, di organizzarla, di renderla comprensibile e rassicurante. È la tensione verso la chiarezza, l’armonia, la composizione.

Dall’altro lato c’è il dionisiaco: l’ebbrezza, il caos creativo, la vita che trabocca, che rompe gli argini e mette in discussione ogni equilibrio. È la forza che spinge verso la fusione, il coinvolgimento totale, la perdita dei confini rigidi dell’io.

Per Nietzsche, questi non sono soltanto concetti estetici, utili a spiegare l’arte e la tragedia greca, ma diventano chiavi di lettura dell’esistenza: attraverso di essi è possibile osservare i grandi contrasti che ci abitano – unità e molteplicità, volontà e apparenza, vita e morte – e provare a comprenderli non come opposizioni statiche, ma come tensioni dinamiche.

Superare i dualismi: la centralità della differenza

Seguendo il filo di queste tensioni, Nietzsche arriva progressivamente a superare ogni rigido dualismo. Non si tratta più di scegliere una parte contro l’altra – ordine contro caos, forma contro eccesso, nascita contro morte – ma di vedere come questi poli siano in continua relazione, e come da questa relazione possa nascere qualcosa di nuovo.

Al centro viene posta la differenza: ciò che cambia, ciò che si scontra, ciò che si crea di continuo. Il pensiero nietzscheano invita a guardare alla vita non come a una linea retta che va da un punto A a un punto B, ma come a un movimento fatto di contrasti, crisi, superamenti, ritorni e metamorfosi.

In questo quadro, il tema della conferenza – “al di là del dolore” – non indica una fuga, ma una possibilità di trasformazione: come può il dolore diventare occasione di ripensamento, riorientamento, nuova nascita? E come possono apollineo e dionisiaco, se compresi nel loro dialogo, aiutarci a leggere la complessità del nostro tempo?

Un invito aperto alla città: come partecipare

L’incontro al Museo etnografico di Udine è pensato sia per chi ha già familiarità con il pensiero di Nietzsche, sia per chi si avvicina per la prima volta a queste tematiche. Il tono sarà accessibile, pur mantenendo una grande cura sul piano filosofico e argomentativo, grazie alla guida del professor Furlani e alla mediazione di Valentina Del Toso, che aiuterà a intrecciare le domande del pubblico con i nodi principali della conferenza.

L’ingresso è libero, a conferma della volontà di rendere la filosofia un bene condiviso e partecipato, ma è prevista la prenotazione scrivendo all’indirizzo [email protected], così da garantire una migliore organizzazione della sala e dell’accoglienza.

Con questo appuntamento, il festival “Dos doi due in uno” conferma la sua vocazione a fare di Udine un luogo di incontro tra discipline e saperi, mettendo a confronto teatro, filosofia, arti visive e riflessione esistenziale. Tra nascita e morte, ordine e caos, Apollo e Dioniso, il pubblico sarà invitato a interrogare anche la propria esperienza, in un percorso che unisce cultura, pensiero critico e ascolto reciproco.

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