Udine ricorda Loris Fortuna a 40 anni dalla sua scomparsa: una vita tra diritti civili e politica

UDINE - A quaranta anni dalla scomparsa, Loris Fortuna è stato celebrato ieri a Udine in un incontro organizzato dal Gruppo consiliare del Patto per l’Autonomia – Civica FVG. Deputato socialista friulano, Fortuna è stato protagonista della stagione dei diritti civili tra gli anni Sessanta e Ottanta, promuovendo riforme significative dal “piccolo divorzio” del 1965 all’eutanasia passiva del 1984.

Impegno per i diritti civili e la laicità dello Stato

La figura di Fortuna si distingue per l’attenzione ai diritti individuali e collettivi e per la promozione della laicità dello Stato. Michele Mioni, ricercatore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha sottolineato la mancanza di memoria pubblica e documentaria sulla sua vita politica, dovuta all’assenza di un archivio consultabile e di una letteratura scientifica completa.

Visione e determinazione al servizio della comunità

Roberta Nunin, docente di Diritto del lavoro all’Università di Trieste, ha ricordato come Fortuna abbia mantenuto sempre un contatto diretto con le persone più fragili, affrontando sei legislature con un impegno costante e lungimirante. Tra le iniziative principali, la tutela della minoranza slovena in Italia attraverso proposte legislative già nel 1971.

Il contributo alla politica regionale e al Friuli

Federico Pirone, del Patto per l’Autonomia, ha evidenziato il ruolo di Fortuna nella politica regionale, dalla difesa dei braccianti nelle lotte del Cormôr alla definizione dello Statuto speciale e alla costruzione di una “regione-ponte” con l’Est e la Mitteleuropa. Stefano Nazzi e il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni hanno richiamato il valore di Fortuna come esempio per le nuove generazioni.

Archivio storico per salvaguardare la memoria

Massimo Moretuzzo, presidente del Gruppo consiliare regionale Patto per l’Autonomia – Civica FVG, ha annunciato la presentazione di un emendamento alla manovra di bilancio per la creazione di un archivio dedicato a Loris Fortuna, così da colmare le lacune storiche e garantire il riconoscimento della sua eredità politica e culturale.