Udinese, salvezza sì ma quante ombre: serve più ambizione per il futuro
Stagione altalenante per l’Udinese: salvezza raggiunta con largo anticipo, ma troppe sconfitte e un finale deludente. Futuro incerto tra cambio di proprietà e nuove ambizioni


L'Udinese chiude la stagione con un'altra sconfitta, stavolta però immeritata, perchè nonostante l'inferiorità numerica per una buona parte di gara contro la Fiorentina i bianconeri hanno lottato fino all'ultimo secondo, ci hanno messo cuore e tanta generosità ma non è bastato.
Il campionato dell'Udinese si chiude con 44 punti in classifica, una salvezza conquistata con largo anticipo ma anche tante, troppe sconfitte sul tabellino.
18 sconfitte rappresentano un dato molto negativo, certo rispetto alla scorsa annata sono aumentate le vittorie (12) ma sono dati su cui sicuramente fare una riflessione per il futuro.
Futuro che vedrà l'Udinese passare in mani americane? Sembra di sì, ci potrebbe essere una svolta epocale in casa bianconera dopo anni di gestione della famiglia Pozzo che nel tempo ha portato l'Udinese dove non era mai arrivata, a calcare palcoscenici europei, quell'Europa che il paron Pozzo avrebbe voluto prima o poi rivivere con la sua amata creatura.
Staremo a vedere cosa accadrà, sta di fatto che l'Udinese a salvezza ottenuta ha avuto un crollo di prestazioni e risultati, l'assenza di Thauvin è pesata come un macigno, il francese fino a quando ha giocato ha trascinato i suoi compagni da vero leader, quando è mancato lui la luce si è spenta.
L'Udinese invece che cercare di continuare a migliorare la propria classifica, invece che cercare di ritagliarsi un ruolo da protagonista in questo campionato si è fermata, ha tolto il piede dall'acceleratore, vivacchiando, rimediando numerose sconfitte e stravolgendo i giudizi iniziali che erano stati più che positivi su squadra e tecnico.
Runjaic è mancato nel momento clou della stagione, non ha saputo dare quegli stimoli ulteriori per quel salto di qualità che un po' tutti si attendevano, le assenze seppur pesanti non sono sufficienti a giustificare un simile crollo.
Certo al suo primo anno di Serie A il fatto che abbia salvato la squadra con largo anticipo significa che il lavoro svolto è buono, o perlomeno fino ad un certo punto della stagione lo è stato, poi è mancato in coraggio e spregiudicatezza, affidandosi sempre al solito copione tattico e letteralmente emarginando uno come Alexis Sanchez che nella seconda parte di campionato avrebbe potuto dare un contributo importante.
L'Alexis Sanchez visto contro la Fiorentina non è sembrato quel giocatore finito di cui qualcuno parlava, anzi è parso motivato al massimo e il reparto offensivo solo con la sua presenza ha cambiato volto.
Resta un mistero il perchè ad esempio con il Monza non sia stato schierato nemmeno un minuto.
L'Udinese si è garantita un altro anno di Serie A, questo è già un grande risultato ma uno stadio gioiello come quello di Udine e una tifoseria cosi appassionata e vicina alla squadra meriterebbero qualcosa di più.