Friuli Venezia Giulia – L’anno 2023 ha visto un notevole aumento del numero di agriturismi attivi in Friuli Venezia Giulia, con una crescita che ha raddoppiato rispetto all’anno precedente. Secondo il recente report dell’Istat, le strutture agrituristiche attive nella regione sono passate da 711 nel 2022 a 729 nel 2023, registrando un incremento del 2,5%, ben al di sopra della media nazionale del +1,1%. Nel corso dell’anno, sono state aperte 30 nuove strutture e ne sono state chiuse 12, con un saldo positivo di 18 unità. Con 9,2 aziende ogni 100 km², il Friuli Venezia Giulia si posiziona al sesto posto tra le regioni italiane per densità di strutture.
Il rapporto dell’Istat conferma una crescente varietà dell’offerta agrituristica nella regione, che va oltre l’alloggio e la ristorazione, includendo attività outdoor come escursioni, osservazione naturalistica, trekking, mountain bike, fattorie didattiche e corsi vari. Queste attività si integrano sempre più nell’offerta agrituristica, rispondendo alla domanda di una clientela interessata a esperienze uniche legate alla natura.
Philip Thurn Valsassina, presidente di Confagricoltura Fvg, sottolinea come queste strutture siano diventate punti di riferimento per un turismo esperienziale che unisce gastronomia, benessere e natura, attrattivo per un numero sempre crescente di visitatori, anche grazie ai servizi innovativi offerti.
Il valore della produzione agrituristica italiana nel 2023 ha registrato un notevole aumento rispetto al 2022, superando 1,9 miliardi di euro con un incremento del +15,4%. Questo riflette l’interesse crescente nei confronti delle strutture agrituristiche da parte di turisti italiani e stranieri.
Nel corso del 2023, sono stati contati oltre 4,5 milioni di agrituristi (+11% rispetto al 2022), di cui quasi la metà (il 49%) italiani. La distribuzione geografica degli agrituristi mostra che il 72% di essi si sono recati nel Centro e nel Nord-est, con il 39% nel Centro e il 33% nel Nord-est. Le presenze hanno superato i 16,6 milioni di notti, con un aumento del 7% rispetto al 2022, di cui il 60,1% sono stati generati da turisti stranieri, in crescita rispetto al 58% dell’anno precedente.
La durata media del soggiorno negli agriturismi si attesta a 3,7 giorni, con gli ospiti italiani che restano in media 3 giorni e quelli stranieri per 4,3 giorni. Questi dati confermano che l’offerta agrituristica è una scelta ideale per chi desidera una vacanza più lunga e immersiva, soprattutto per chi ricerca sostenibilità e autenticità nelle esperienze di viaggio.
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