Le recenti operazioni condotte dalla Polizia di Udine, in collaborazione con la Direzione Centrale della Polizia Criminale e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno portato all’arresto di due individui, latitanti da tempo e ricercati per gravi reati commessi in Italia.
Il caso del cittadino kosovaro
Il primo degli arrestati, un uomo di 40 anni originario del Kosovo, è stato rintracciato e arrestato in Croazia. L’uomo era ricercato per un furto avvenuto nel settembre 2011 a Pavia di Udine, dove, insieme a complici non ancora identificati, aveva forzato l’ingresso di un’attività imprenditoriale e rubato una cassaforte contenente 800 euro, utilizzando un muletto. In seguito, aveva anche sottratto due veicoli da un’azienda vicina, fuggendo all’estero. La sua identità era stata scoperta grazie alle impronte digitali lasciate sul luogo del crimine. Dopo anni di indagini e la collaborazione internazionale, che ha visto l’emissione di un Mandato di Arresto Europeo, l’uomo è stato finalmente fermato.
L’arresto del giovane marocchino
Il secondo caso riguarda un giovane marocchino di 24 anni, precedentemente residente in Friuli. Questi era evaso alla giustizia dopo essere stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione per una rapina a mano armata avvenuta il 14 ottobre 2019 a Udine. Durante l’episodio, il giovane aveva aggredito e rapinato un uomo italiano, causandogli lesioni per cui fu necessario il ricovero ospedaliero. Grazie alle informazioni raccolte dalla Squadra Mobile di Udine e condivise tramite l’Interpol, il fuggitivo è stato localizzato e arrestato dalla polizia francese a Clermont Ferrand.
Le procedure di estradizione
Attualmente, per entrambi gli arrestati sono in corso le procedure estradizionali per garantire il loro rientro in Italia, dove dovranno scontare le rispettive pene detentive. Questi arresti sottolineano l’efficacia della cooperazione poliziesca internazionale nel perseguire i soggetti fuggitivi e garantire che la giustizia possa avere il suo corso.
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