Parco eolico nel cuore delle Valli del Natisone, i comitati si oppongono: “raccolte centinaia di firme”

Cresce la protesta contro il parco eolico sul Craguenza: raccolte firme e osservazioni da inviare entro il 6 agosto.

31 luglio 2025 14:26
Parco eolico nel cuore delle Valli del Natisone, i comitati si oppongono: “raccolte centinaia di firme” -
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PULFERO (UD) – Sta crescendo l’opposizione al progetto del parco eolico “Pulfar” previsto sul Monte Craguenza, nel cuore delle Valli del Natisone. In meno di due settimane dalla pubblicazione della proposta, il Comitato “Proteggiamo il Craguenza / Zašĉitimo Kraguojnco” ha già raccolto centinaia di firme da tutta la regione. L’obiettivo è chiaro: fermare un’opera ritenuta incompatibile con il territorio, il paesaggio e le comunità locali.

Un progetto da 200 metri in cima al Craguenza

Secondo quanto emerso dalla documentazione, la società Ponente Green Power s.r.l. ha pianificato l’installazione di quattro aerogeneratori, ciascuno con un’altezza complessiva di 200 metri. Le turbine, per dimensioni, risulterebbero visibili anche da Trieste, e si calcola che abbiano una stazza circa 17 volte superiore alla croce simbolo di Castelmonte. Inoltre, il progetto comporterebbe la posa interrata di 14 km di cavi elettrici necessari al trasporto dell’energia fino a valle, con impatti significativi sul suolo e sull’equilibrio dell’ecosistema.

I comitati alzano la voce: “un impatto devastante”

A guidare la protesta, insieme al comitato promotore della petizione, anche il gruppo “Amici del torrente Alberone”, che in una nota pubblica si è detto fermamente contrario al progetto. I cittadini attivi nel comitato denunciano la totale assenza di un coinvolgimento pubblico, sottolineando che l’intervento è stato progettato senza alcuna consultazione delle realtà locali e basandosi su dati insufficienti. A preoccupare è anche il forte impatto ambientale, che metterebbe a rischio la biodiversità, la tranquillità paesaggistica e la vocazione naturale di una delle aree più preziose del Friuli Venezia Giulia. Non mancano poi i dubbi sulla reale efficienza del sito in termini di produzione eolica, mentre molte voci chiedono alternative energetiche meno invasive.

Una mobilitazione civica senza bandiere politiche

I promotori tengono a precisare che la mobilitazione è apartitica, e che l’unico obiettivo condiviso è la tutela dei prati del Craguenza e dello Joanaz, luoghi di straordinario valore ambientale e culturale. Il comitato invita tutti i cittadini sensibili al destino del territorio a partecipare alla raccolta firme e a inviare osservazioni scritte al progetto entro il 6 agosto 2025, rivolgendosi alla Direzione Centrale Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile della Regione FVG. Si può procedere via posta raccomandata, e-mail o PEC, seguendo le istruzioni fornite dai promotori.

Un caso che richiama fortemente l’attenzione anche sul delicato tema dell’equilibrio tra transizione energetica e tutela ambientale, come già discusso in altri contesti regionali dove lo sviluppo del territorio passa per un modello rispettoso della natura e della comunità.

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