BereBene 2026, trionfo friulano: il Vigna Valeris di Muzic è il Miglior Bianco qualità-prezzo d'Italia

Il Friulano Vigna Valeris 2024 di Muzic è il Miglior Bianco qualità-prezzo d’Italia secondo BereBene 2026.

27 novembre 2025 15:24
BereBene 2026, trionfo friulano: il Vigna Valeris di Muzic è il Miglior Bianco qualità-prezzo d'Italia -
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SAN FLORIANO DEL COLLIO (GO) – L’azienda Muzic si aggiudica il titolo di Miglior Bianco d’Italia per rapporto qualità-prezzo nella guida BereBene 2026 del Gambero Rosso grazie al Friulano Vigna Valeris Doc Collio 2024, un riconoscimento che conferma ancora una volta l’eccellenza del territorio collinare goriziano e la forza dei vitigni autoctoni. La guida, da quest’anno disponibile in formato digitale, seleziona i migliori vini italiani sotto i 20 euro, premiando qualità, identità e accessibilità.

Il trionfo del Friulano secondo la guida BereBene

Accanto al Vigna Valeris, il Friuli Venezia Giulia trova spazio anche con altri due vini premiati: tra i Migliori Qualità/Prezzo regionali spicca il Pinot Bianco 2024 Doc Collio della Cantina Produttori Cormòns, mentre come Miglior Vino Dolce italiano 2026 viene riconosciuto il Verduzzo Friulano FCO 2023 dell’azienda Jacùss. Un trittico che valorizza ulteriormente il ruolo del territorio nel panorama enologico nazionale.

Il progetto Vigna Valeris: un ritorno alle origini

A raccontare l’entusiasmo per il premio è Fabijan Muzic, che sottolinea la filosofia del progetto: «Volevamo il Tocai Friulano di una volta, oggi Friulano, nella sua forma più tradizionale e rustica, valorizzando quel finale leggermente amarognolo, le note di mandorla e i sentori vegetali che definiscono il vitigno».

Una scelta controcorrente rispetto alle selezioni clonali degli anni ’70 e ’80, che spesso avevano attenuato l’identità varietale. «I consumatori – aggiunge – riconoscono nel Vigna Valeris la rusticità autentica del Friulano: è un tuffo nel passato».

Vecchie vigne, identità e longevità

Il lavoro parte da vecchie vigne di Tocai di oltre quarant’anni, affiancate da impianti più giovani intorno ai dieci anni. «Da quindici anni – continua Elija Muzic – puntiamo sui vitigni autoctoni, senza rincorrere mode clonali o omologazioni. Il Tocai è il secondo vitigno più importante in azienda dopo la Ribolla Gialla».

Oltre al Vigna Valeris, dà vita anche al Villa de Randis, che esce solo dopo cinque anni di affinamento in bottiglia, ed è la base dello Stare Brajde, uno dei vini simbolo della cantina Muzic. «Tra gli autoctoni – ribadisce Elija – il Tocai è una pietra miliare del Friuli Venezia Giulia, presente in moltissimi uvaggi storici».

Annata 2024: rese basse, qualità altissima

I fratelli Muzic descrivono la vendemmia 2024 come «incostante, con rese contenute ma con uve arrivate a una maturazione eccellente. Dal punto di vista qualitativo è stata una super annata: vini aromatici, intensi».

La guida BereBene racconta il Vigna Valeris con una descrizione precisa e suggestiva: «Fieno, fiori bianchi e mela golden definiscono il naso di questo Friulano da un appezzamento di poco più di un ettaro sulle colline di San Floriano del Collio. Affinato solo in acciaio sulle fecce fini, offre un sorso fresco, sapido, immediato, dalla beva trascinante».

Migliore Qualità/Prezzo regionale: il Pinot Bianco di Cormòns

Tra i Migliori Qualità/Prezzo regionali spicca il Pinot Bianco 2024 della Cantina Produttori Cormòns, premiato con 94 punti.

Il vino nasce da una breve macerazione a freddo e da un affinamento in grandi botti, che esaltano profumi di cedro, zenzero candito e pompelmo. Al palato è fresco, salino e con un finale pulito, minerale e gastronomico. L’abbinamento consigliato dalla guida è con una Terrina di faraona.

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