(Ti Lancio) UDINE 10 maggio 2023 – Il Garante per la privacy ha dato il via libera a ChatGPT, dopo la sospensione necessaria per verificare la protezione dei dati. E i tantissimi utenti dello strumento creativo di intelligenza artificiale hanno ricominciato a utilizzarlo ampiamente, per studio e per lavoro, o per divertimento. L’Italia si è dimostrata anti-tecnologica, in quel provvedimento, o la cautela era necessaria? Le innovazioni legate alle A.I. ci stanno travolgendo senza controllo? Per Alessandro Liani, founder e Ceo di Video Systems, esperto di intelligenza artificiale, le questioni aperte sono diverse e riguardano tutti noi cittadini: “L’intelligenza artificiale è uno strumento dirompente, rivoluzionario, che sta andando oltre le visioni di 50 anni fa, poiché noi adesso siamo più maturi e competenti. Va però introdotta con apposite regole per non rischiare di danneggiare la società”.
Siamo troppo severi, qui in Italia? “No, anzi: il Garante ha agito bene – sostiene Liani – perché il problema di privacy effettivamente esisteva. Ci sono stati casi di calunnie in rete, tramite ChatGPT e rimane il problema della selezione nelle informazioni che sono veicolate da quell’app. La supervisione, anche europea, serve”.
Si tratta del parere non solo di un esperto, ma di chi applica le più recenti applicazioni automatizzate nell’industria. Video Systems, infatti, che ha sede a Codroipo (Udine), è in prima linea sull’offerta di soluzioni di A.I. e IoT (Internet of Things) e Liani ha voce nei principali comitati internazionali focalizzati sugli aspetti etici della tecnologia. Ad aprile ha partecipato al Digital Manufacturing Industrial Summit (DMIS) di Valencia con due conferenze e il keynote introduttivo della seconda giornata. “Ho discusso di come edge computing, AI ed IoT stanno supportando la crescita della digitalizzazione del settore manifatturiero e di come questo percorso virtuoso permetterà di avere cicli produttivi più sostenibili, con uso minore di materie prime ed energia e come questa sia l’unica strada per essere competitivi come Europa rispetto al resto del mondo“.
Dopo la premiazione, a febbraio, dell’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) per lo sviluppo di hardware e software con A.I. nel controllo della qualità del prodotto,Video Systems ha presentato il suo controllo qualità basato su robotica e A.I. alla fiera AT&T di Torino e adesso a Milano, per l’evento Made in Steel, dedicato al siderurgico. Sono occasioni di confronto, non solo business, sull’evoluzione di processi produttivi all’avanguardia, ma sostenibili.
È tutto in divenire, dunque, ma cosa c’è oltre la curiosità sul futuro? Le ultime notizie dalla Silicon Valley non sono sempre buone: IBM ha bloccato 7800 assunzioni spiegando che probabilmente quelle risorse umane potranno diventare superflue grazie a robot e algoritmi; Geoffrey Hinton, uno dei fondatori del machine learning di Google, si è dimesso per poter denunciare liberamente i pericoli del digitale e delle A.I. “Si tratta di singole persone o annunci che poi vengono aggirati con altre decisioni. Sono invece curioso – afferma Alessandro Liani – di scoprire dove stiamo andando. È un po’ quello che è successo ormai più di 25 anni fa con la clonazione: tanti annunci e timori ma siamo riusciti a non scoperchiare il vaso di Pandora”.
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