Gabriele Gobbo: il digitologo che sfida l’era digitale
Gabriele Gobbo, esperto di digitologia e divulgatore originario del Friuli, è stato il protagonista dell’evento Cyber Impact: l’evoluzione dal web all’AI organizzato dal Rotary Club Como Baradello presso il Palace Hotel affacciato sul lago. Di fronte a una platea di imprenditori, dirigenti e fondatori di importanti aziende italiane e internazionali, Gobbo ha affrontato temi cruciali come intelligenza artificiale, cybersicurezza e consapevolezza digitale.
Un messaggio di resistenza algoritmica
Con l’affermazione “Prima andavamo su internet. Ora siamo noi, internet”, Gobbo ha introdotto il suo intervento, dipingendo un quadro di una società iperconnessa in cui le persone si muovono online con sicurezza apparente ma poca consapevolezza. Ha sottolineato che l’intelligenza artificiale oggi agisce come un professionista, ma senza una comprensione del motivo per cui lo fa. Ha enfatizzato l’importanza di mantenere l’elemento umano nella guida del progresso tecnologico, definendo questa resistenza come un’azione necessaria e non solo una moda momentanea.
Durante la sessione di domande e risposte, Gobbo ha affrontato l’impatto delle grandi piattaforme, evidenziando ciò che definisce come “la spietatezza della Silicon Valley”: algoritmi che influenzano ciò che vediamo, leggiamo e acquistiamo. Ha sottolineato che coloro che lavorano, comunicano, vendono o semplicemente vivono connessi devono imparare a riconoscere queste dinamiche per proteggersi.
L’intelligenza artificiale come alleata
Oltre alle sfide, Gobbo ha evidenziato le grandi opportunità offerte dal digitale, in particolare grazie all’intelligenza artificiale generativa. Strumenti capaci di automatizzare processi, potenziare la creatività e supportare le decisioni sono ora accessibili anche alle piccole e medie imprese. Ha sottolineato l’importanza di iniziare in modo semplice, misurare i risultati e ampliare ciò che funziona per rendere la tecnologia un motore di crescita e innovazione sostenibile.

Nuove minacce e nuovi linguaggi
Gobbo ha introdotto il concetto di social zombing, un termine da lui coniato per descrivere forme di attacco digitale che agiscono in modo subdolo. Durante la sua presentazione, ha tracciato l’evoluzione del digitale nel corso degli anni, dall’internet come biblioteca (1995) ai robot in grado di sostituire le persone in alcune funzioni (forse nel 2028). Ha sottolineato l’importanza della cybersicurezza quotidiana e ha ribadito che la mente umana rimane il miglior strumento di difesa contro le minacce digitali.
Il Friuli digitale che fa scuola
Alla fine dell’evento, Gobbo ha donato alcune copie del suo libro Digitalogia – Non è un’epoca facile, ma è l’unica che abbiamo, un’opera che unisce tecnica, cultura e spirito critico. La sua presenza ha portato al Rotary una riflessione che va oltre la tecnologia, offrendo una visione etica e pratica del mondo digitale.
Un ringraziamento speciale al tesoriere Tiziano Zappa per aver reso possibile l’evento, al presidente Daniele Roncoroni per l’accoglienza, al presidente eletto Massimiliano Mondelli per il confronto e a tutto il club per l’interesse dimostrato.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574