Nasce a Martignacco, in via Malignani 26, il frantoio del Consorzio produttori di olio extra vergine di oliva del Friuli Venezia Giulia che il prossimo 14 luglio alle 11 aprirà i battenti per essere presentato ai produttori, al pubblico e alla stampa. Sorto nel giugno dello scorso anno, il Consorzio è composto da 15 microimprese e piccole imprese agricole che hanno unità produttive in regione: la nuova struttura che sorge nella zona industriale di Martignacco, è un centro di trasformazione Mori-TEM, tra i più innovativi e tecnologicamente avanzati oggi disponibili in Italia, il cui cuore è il sistema Cultivar 1000 dotato di tre gramole verticali da 500 kg cadauna ed un decanter DMT 12, in grado di lavorare 10-12 q/ora. Il sistema di trasformazione a due fasi è gestito da un sistema hardware e software in Industria 4.0.
“La costituzione del consorzio era un passo obbligato per la presentazione di un progetto di filiera sostenuto anche dalla realizzazione di un frantoio – dichiara il presidente dello stesso Bruno Della Vedova – L’Associazione dei produttori di olio extravergine di oliva della zona collinare della Regione FVG (ASPROEVO), che attualmente conta una quarantina di microproduttori, aveva evidenziato la necessità di realizzare un frantoio a sostegno del continuo sviluppo dell’olivicoltura in Regione. La disponibilità di piccoli frantoi in Regione – spiega – non è sufficiente per la produzione attuale, ma soprattutto per dare una prospettiva per lo sviluppo del settore”. Il frantoio del Consorzio, che sarà presto completato a Martignacco, oltre ad aumentare la capacità di trasformazione del territorio, sarà disponibile anche per terzi e permetterà di aumentare e migliorare la capacità di confezionamento dell’olio evo, aspetto questo fondamentale per i produttori che hanno l’esigenza di commercializzare il proprio olio. Il nuovo frantoio consentirà di dare completezza alla filiera produttiva sul territorio regionale: frangitura, stoccaggio, filtraggio, imbottigliamento, etichettatura ed eventualmente commercializzazione potranno avvenire in un unico centro, che potrà diventare un riferimento a scala regionale e rappresentare un importante traguardo per il comparto produttivo del settore. “Procedendo in tal modo – spiega Della Vedova – sarà possibile promuovere lo sviluppo e la razionalizzazione della produzione di olive su diversi terreni, nell’ottica di fornire un’alternativa alle aziende agricole della nostra regione.
Il consorzio produttori olio evo Fvg inoltre, si pone ulteriori obiettivi che consentiranno al territorio di competere con le altre zone del territorio nazionale, in cui la produzione di olio evo ha un ruolo di riguardo nel settore agricolo. E’ volontà del consorzio infatti promuovere e realizzare la trasformazione della materia prima attraverso un frantoio moderno come quello concepito, per far sì che la produzione dell’olio extravergine si collochi in una fascia qualitativamente alta, visto anche il pregio delle olive che vengono prodotte e raccolte sul territorio. Verrà posta un’attenzione particolare sia alla produzione, che alla raccolta e conferimento di materia prima di elevata qualità e corretto grado di maturazione. Con la stessa cura la lavorazione in frantoio seguirà dei protocolli molto rigorosi per la pulizia, lavaggio e asciugatura delle olive, prima della frangitura, gramolazione e separazione dell’olio. “Con questi accorgimenti saremo in grado di produrre un olio extravergine di elevata qualità, freschezza e qualità organolettiche; – anticipa Della Vedova – i sentori e aromi dipenderanno invece dalla varietà e qualità delle olive, tempo di raccolta e modalità di lavorazione”.
In Regione è già molto alto il livello qualitativo del oli evo prodotti e lo testimonia il fatto che si sono ottenuti premi a livello nazionale da piccole aziende locali. Un mono – varietale frantoio, raccolto nella pedemontana del Friuli e prodotto con un frantoio Mori, ha ottenuto il 1° premio fra i fruttati leggeri alla Rassegna l’Olio D’Italia 2023.
Il frantoio di nuova generazione del Consorzio consentirà anche di avviare un processo di economia circolare: grazie all’innovativo impianto, che sarà in funzione dalla prossima stagione di molitura, sarà possibile recuperare il sottoprodotto sansa che verrà poi utilizzato per la produzione di biogas, mente il nocciolino, sottoprodotto di lavorazione, sarà separato quale biomassa combustibile.
C’è poi altro aspetto che spesso non può essere affrontato da piccole aziende produttrici e per le quali il consorzio si pone come aiuto ed è quello della promozione e commercializzazione dell’olio evo, anche in combinazione con altri prodotti di qualità del made in FVG. “Un obiettivo che si pone il consorzio – spiega Della Vedova – importante per l’identità, la qualità e la tracciabilità del prodotto, è quella di istituire entro un paio d’anni anche un marchio IGP (indicazione geografica protetta) per il nostro olio”.
Il Consorzio, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia e accompagnato nel suo sviluppo da PrimaCassa FVG, si pone come strumento di aggregazione e di crescita per il settore regionale anche grazie ad una scelta fatta dai suoi fondatori: la fruizione del frantoio non sarà ad uso esclusivo dei conferitori soci del consorzio ma anche dei produttori non soci. I conferitori potranno decidere di ritirare l’olio derivante dalle proprie olive o potranno cedere le proprie olive o l’olio al Consorzio che si occuperà della successiva frangitura, imbottigliamento e commercializzazione. Anche il servizio di etichettatura sarà aperto sia ai soci che ai non soci.
“La nostra volontà – racconta con ferma convinzione Della Vedova – è quella di rendere merito all’unicità della nostra terra, con un olio di nicchia di elevata qualità che ne rispecchi le caratteristiche esclusive”
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574