La memoria del legno fa tappa a Mortegliano: un salice dedicato a Dian Fossey

A Mortegliano una nuova tappa de La memoria del legno con l’intitolazione di un salice a Dian Fossey e attività con gli studenti.

25 novembre 2025 08:30
La memoria del legno fa tappa a Mortegliano: un salice dedicato a Dian Fossey -
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MORTEGLIANO – Prosegue il percorso di La memoria del legno, il ricco cartellone di iniziative attivo fino a marzo 2026 e promosso da Damatrà onlus con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e il coordinamento del Comune di Spilimbergo. Mercoledì 26 novembre il progetto approderà a Mortegliano per una mattinata dedicata alla memoria, alla natura e alla divulgazione scientifica, coinvolgendo 80 studenti e studentesse delle scuole di Mortegliano e Lavariano insieme al vicesindaco e assessore alla cultura Luca Fasano e all’assessore all’istruzione Magalì Pertoldi.

Un salice dedicato a Dian Fossey

L’appuntamento è fissato alle 9.30 nel Parco ex Gil di via Nuova 6 – con eventuale spostamento nella Sala Consiliare di piazza Verdi in caso di maltempo – per l’intitolazione di un salice alla celebre zoologa Dian Fossey, figura centrale nella storia della protezione dei gorilla di montagna.

La scienziata, attiva dal 1966 fino alla sua morte nel 1985, condusse gran parte delle sue ricerche sulle montagne del Ruanda, nel Volcanoes National Park, inizialmente sotto la guida del paleontologo Louis Leakey e accompagnata in alcune occasioni dal fotografo Bob Campbell. Fossey si oppose con forza al bracconaggio e al turismo invasivo, diventando una delle più importanti divulgatrici sul comportamento e la salvaguardia dei gorilla. La sua storia è stata raccontata al grande pubblico dal film del 1988 Gorilla nella nebbia, tratto dalla sua autobiografia e interpretato da Sigourney Weaver.

L’albero come custode della memoria

Gli studenti e le studentesse appenderanno al salice campane in terracotta realizzate in classe: l’albero diventerà così un simbolico custode della memoria del bene, mentre il suono delle campanelle ricorderà l’importanza di coltivare ricordi e valori con cura.
Una targa con QR code permetterà di approfondire la biografia di Fossey, arricchendo l’evento con contenuti multimediali grazie ai podcast prodotti dagli esperti di Invasioni Creative, che hanno intervistato divulgatori scientifici come Sara Segantin, Luigi Torreggiani, Giorgio Vacchiano, Chiara Segré e Camilla Tucillo.

Un progetto che cresce in tutta la regione

La “Foresta dei Giusti” in Friuli Venezia Giulia, inaugurata nell’ultimo biennio, prevede l’intitolazione di alberi distribuiti in varie località del territorio a figure che, nella storia recente e contemporanea, si sono distinte per impegno, coraggio e difesa dei diritti umani. Partner fondamentale dell’iniziativa è la Fondazione Gariwo – La Foresta dei Giusti, organizzazione internazionale impegnata nella valorizzazione delle storie di chi ha agito per il bene comune.

Dian Fossey, una vita dedicata ai gorilla

La seconda parte del percorso dedicato alla scienziata ripercorre in modo dettagliato la sua straordinaria vita. Spinta dal profondo amore per gli animali, nel 1963 partì per la prima volta per l’Africa grazie ai suoi risparmi e a un prestito di 8.000 dollari. Pubblicati articoli e fotografie al rientro negli Stati Uniti, tornò rapidamente sul continente africano per avviare le ricerche che la resero celebre.

Visitò il centro di studi di Jane Goodall per osservare i metodi di ricerca sugli scimpanzé e identificò poi tre gruppi di gorilla nell’area frequentata, instaurando con loro un rapporto di reciproca fiducia attraverso gesti imitativi, vocalizzazioni e un approccio rispettoso.

Tra i gorilla studiati stabilì un legame profondo con Digit, ucciso dai bracconieri nel 1977: un evento che segnò per sempre la sua missione di protezione della specie. Negli anni seguenti proseguì la sua instancabile lotta al bracconaggio, allontanandosi dall’Africa solo per brevi periodi dedicati alla ricerca di finanziamenti e alla scrittura della sua autobiografia.

Poche settimane prima del suo 54º compleanno, Fossey fu brutalmente assassinata. Le circostanze restano ancora oggi irrisolte, come sottolineato dal biografo Farley Mowat, secondo cui la sua morte è probabilmente legata agli interessi economici contrari alla tutela dei gorilla e al suo impegno a difesa degli animali e dell’ambiente.

Un’eredità che continua

Il lavoro di Fossey ha cambiato per sempre la percezione dei gorilla, rivelandone la natura pacifica, intelligente ed empatica, lontana dagli stereotipi di ferocia.
Grazie al Dian Fossey Gorilla Fund International, ancora oggi vengono protette circa la metà delle famiglie di gorilla di montagna presenti in Ruanda.

Partecipazione aperta

La partecipazione all’appuntamento di Mortegliano è libera e aperta al pubblico.
Informazioni e aggiornamenti: damatra.com

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