Una manifestazione cresciuta con il territorio
UDINE – È partita ufficialmente la 7ª edizione del Motoraduno “Città di Udine”, un evento che richiama ogni anno centinaia di motociclisti provenienti da ogni parte d’Italia, unendo passione, condivisione e una profonda valorizzazione del territorio friulano. Organizzato con cura dal Motoclub Morena, l’evento è supportato dal Comune di Udine, dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), affermandosi come uno dei più attesi nel mondo delle due ruote.
Sport, emozioni e senso di comunità
Sergio Ammirati, presidente del Motoclub Morena, ha dato il via all’edizione 2025, sottolineando come l’avventura sia iniziata sette anni fa tra ostacoli e entusiasmo: “Siamo oggi più determinati che mai, grazie al supporto delle istituzioni e al lavoro straordinario dei volontari. Senza dimenticare il ruolo fondamentale della FMI, che ci permette di rappresentare il nostro territorio a livello nazionale”.
Durante l’evento, il comandante della Polizia Locale Eros Del Longo ha lanciato un messaggio significativo: “Il motociclista è spesso vittima, non colpevole. Anch’io sono un motociclista dal compimento dei 14 anni e da domani farò parte attiva di questo gruppo”. Un gesto simbolico ma potente, accolto con grande entusiasmo dai presenti.
Un evento tra identità e futuro
L’assessora allo Sport Chiara Dazzan ha evidenziato il valore umano e relazionale che si respira in contesti come questo: “Domani salirò in moto per la prima volta… come passeggera! Ho già capito che non si tratta solo di un hobby, ma di un modo per creare legami autentici tra persone e luoghi”.
Giuliano Gemo, figura storica del Motoclub, ha ricordato i tempi d’oro con oltre 200 piloti iscritti: “Abbiamo cambiato nel corso degli anni, ma non abbiamo mai perso la voglia di guardare al futuro. Questa è la chiave della nostra longevità”.
Il direttore di gara Luca Magri ha sottolineato l’importanza del raduno a livello sportivo, valido per l’assegnazione dei punti FMI: “Ogni anno eleviamo il livello, grazie all’organizzazione e alla serietà con cui viene strutturato l’evento”.
Hanno portato un saluto istituzionale anche i consiglieri regionali Roberto Novelli e Mauro Di Bert, entrambi profondamente legati al mondo delle moto. Novelli ha parlato di “una generazione più consapevole, attenta alla sicurezza e al rispetto della strada”, mentre Di Bert ha evidenziato come questo raduno sia anche “un veicolo perfetto per il turismo slow, per raccontare le bellezze autentiche del Friuli Venezia Giulia”.
La serata si è conclusa con un messaggio di incoraggiamento del presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin: “Rallentate solo per godervi gli eventi! Il Motoraduno è una finestra sul nostro territorio, che mostra quanto possiamo offrire in termini di accoglienza e cultura”.
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