Soffocato, fatto a pezzi con un’ascia e ricoperto di calce: i dettagli agghiaccianti dell’omicidio di Gemona

A Gemona del Friuli madre e nuora accusate di un omicidio premeditato. Dettagli sull’indagine e sul movente del delitto familiare.

02 agosto 2025 12:29
Soffocato, fatto a pezzi con un’ascia e ricoperto di calce: i dettagli agghiaccianti dell’omicidio di Gemona -
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GEMONA DEL FRIULI (UD) - Un grave delitto ha scosso Gemona del Friuli: la madre di 61 anni e sua nuora, 30 anni, sono state accusate dell’omicidio di Alessandro Venier, 35 anni, avvenuto nella serata del 25 luglio all’interno dell’abitazione familiare. Durante un lungo interrogatorio durato oltre due ore, la madre della vittima ha ammesso di aver compiuto l’atroce gesto, descrivendolo con estrema lucidità e consapevolezza.

Come è morto Alessandro Venier

La vittima sarebbe stata sedata, soffocata con un cordino e successivamente smembrata con un'ascia. I resti sono stati nascosti in un bidone di plastica e ricoperti con della calce, materiale acquistato online per evitare la diffusione di odori. Questi elementi evidenziano una chiara pianificazione e premeditazione. Le indagini sono ancora in corso per definire il ruolo e le responsabilità delle due donne coinvolte.

Il movente: tensioni familiari e timore per la nipotina

L’omicidio non è stato causato da un raptus o motivi banali, ma nasce da tensioni profonde in famiglia. Alessandro aveva un comportamento spesso difficile, ma il motivo principale sarebbe stato il progetto di trasferirsi in Sud America con la compagna e la loro bambina appena nata.

L’interrogatorio e le condizioni della nuora

L’interrogatorio della donna di 61 anni ha rivelato una piena consapevolezza dell’atto, che ha definito «mostruoso» e «fuori natura». Nonostante la lucidità, la donna è apparsa emotivamente scossa e consapevole della crudeltà commessa.

La nuora, invece, non ha potuto essere sentita a causa del suo stato di salute precario. Attualmente si trova in condizioni di disorientamento e forte stress psicologico, seguita dai suoi legali.

Le dinamiche dell’occultamento e le prossime fasi dell’inchiesta

Il corpo smembrato è stato occultato in un’autorimessa, ma gli inquirenti stanno ancora ricostruendo l’intera dinamica. La pianificazione meticolosa del delitto dimostra la volontà di nascondere ogni traccia.

Le indagini sono finalizzate a chiarire le responsabilità specifiche delle due donne coinvolte, in un contesto familiare caratterizzato da forti tensioni e fragilità psicologiche.

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