Sostenere l’istruzione permanente: impegno della Regione Friuli Venezia Giulia

TRIESTE – La Regione Friuli Venezia Giulia rinnova il proprio impegno nel supportare le Università della Terza e Libera Età, fondamentali per la formazione continua e l’integrazione sociale di adulti e anziani. È quanto emerso dalla relazione presentata dall’assessore Alessia Rosolen alla VI Commissione del Consiglio regionale, riguardante l’attuazione della legge regionale 41/2017.

Oltre un milione di euro in contributi regionali

Nel triennio 2020-2023, la Regione ha destinato circa 1,2 milioni di euro a tre principali linee di finanziamento: oltre 815mila euro per attività didattiche e culturali, quasi 294mila euro per spese di investimento legate a sedi e attrezzature, e 61.750 euro per progetti legati a programmi europei. A questi si aggiungono 23mila euro straordinari per far fronte ai aumenti dei costi energetici.

Rete territoriale e calo degli iscritti post pandemia

Sono 30 le Università coinvolte sul territorio: 3 nel triestino, 3 nel goriziano, 16 nell’udinese e 8 nel pordenonese. Il numero di iscritti è diminuito dai 21.542 del 2019/20 ai 17.020 del 2022/23, con un calo nel 2020/21 (10.971 iscritti) a causa della pandemia. Tuttavia, c’è un aumento della partecipazione degli over 65, che costituiscono ora oltre il 61% degli iscritti.

Le sedi più attive e le modifiche normative

Le realtà con il maggior numero di iscritti rimangono l’Università delle Liberetà e la UTE Paolo Naliato di Udine, e l’Università Danilo Dobrina di Trieste. A partire dal 2020, modifiche alla legge hanno ampliato le spese ammissibili e, più di recente, il regolamento ha aumentato le percentuali rendicontabili per personale e spese generali. Sono state riconosciute come ore di insegnamento anche le visite guidate e le attività culturali.

Tavoli di confronto e visione inclusiva

Nel 2022 è stato istituito un Tavolo di coordinamento promosso dalla UTE “Paolo Naliato”, per favorire il dialogo tra enti e Regione. L’Assemblea annuale delle Università rimane uno strumento importante di confronto. L’obiettivo resta la creazione di un sistema educativo inclusivo, attento alle esigenze di una popolazione invecchiata ma desiderosa di continuare ad apprendere e partecipare attivamente alla vita culturale e sociale del territorio.