Autopsia su Mattia Cossettini: la causa della morte è un’aneurisma cerebrale
UDINE – I risultati dell’autopsia su Mattia Cossettini, il bambino di 9 anni di Tavagnacco deceduto il 6 gennaio mentre era in vacanza a Marsa Alam, in Egitto, hanno rivelato che non aveva né un tumore al cervello né una polmonite batterica. La causa del decesso è stata un’emorragia cerebrale causata da un aneurisma, senza altre patologie concomitanti.
La dinamica dell’incidente: criticità nei soccorsi
Mattia era in perfetta salute fino all’escursione in barca, durante la quale non è stato possibile chiamare aiuto. I genitori denunciano errori nel trattamento iniziale da parte dei medici di Marsa Alam, che non hanno agito tempestivamente a causa di interpretazioni errate della TC e mancanza di attrezzature adeguate. Il bambino è stato tenuto in osservazione senza un trattamento specifico, mentre venivano considerate altre patologie come diabete o bronchite.
La necessità di migliorare la sanità turistica in Egitto
La famiglia di Mattia sta valutando se una diagnosi precoce avrebbe potuto salvare il bambino. L’episodio mette in luce la carenza di strutture sanitarie nel Mar Rosso, con il primo ospedale attrezzato distante tre ore. Si suggerisce che un contributo economico da parte delle strutture alberghiere potrebbe garantire servizi sanitari più efficienti.
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