FAEDIS (UDINE) – Un’anziana residente a Faedis è stata vittima di una truffa orchestrata da individui che si sono spacciati per carabinieri, riuscendo a rubarle 20 mila euro in gioielli e 200 euro in contanti. L’episodio si è verificato martedì 21 gennaio, quando la donna ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come il comandante della stazione locale, informandola che suo figlio era coinvolto in un incidente a Pordenone. Per evitare il suo arresto, l’anziana è stata indotta a fornire una considerevole somma di denaro.
Una seconda chiamata e il colpo decisivo
Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
FAEDIS (UDINE) – Un’anziana residente a Faedis è stata vittima di una truffa orchestrata da individui che si sono spacciati per carabinieri, riuscendo a rubarle 20 mila euro in gioielli e 200 euro in contanti. L’episodio si è verificato martedì 21 gennaio, quando la donna ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come il comandante della stazione locale, informandola che suo figlio era coinvolto in un incidente a Pordenone. Per evitare il suo arresto, l’anziana è stata indotta a fornire una considerevole somma di denaro.
Una seconda chiamata e il colpo decisivo
Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
FAEDIS (UDINE) – Un’anziana residente a Faedis è stata vittima di una truffa orchestrata da individui che si sono spacciati per carabinieri, riuscendo a rubarle 20 mila euro in gioielli e 200 euro in contanti. L’episodio si è verificato martedì 21 gennaio, quando la donna ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come il comandante della stazione locale, informandola che suo figlio era coinvolto in un incidente a Pordenone. Per evitare il suo arresto, l’anziana è stata indotta a fornire una considerevole somma di denaro.
Una seconda chiamata e il colpo decisivo
Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
FAEDIS (UDINE) – Un’anziana residente a Faedis è stata vittima di una truffa orchestrata da individui che si sono spacciati per carabinieri, riuscendo a rubarle 20 mila euro in gioielli e 200 euro in contanti. L’episodio si è verificato martedì 21 gennaio, quando la donna ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come il comandante della stazione locale, informandola che suo figlio era coinvolto in un incidente a Pordenone. Per evitare il suo arresto, l’anziana è stata indotta a fornire una considerevole somma di denaro.
Una seconda chiamata e il colpo decisivo
Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
FAEDIS (UDINE) – Un’anziana residente a Faedis è stata vittima di una truffa orchestrata da individui che si sono spacciati per carabinieri, riuscendo a rubarle 20 mila euro in gioielli e 200 euro in contanti. L’episodio si è verificato martedì 21 gennaio, quando la donna ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come il comandante della stazione locale, informandola che suo figlio era coinvolto in un incidente a Pordenone. Per evitare il suo arresto, l’anziana è stata indotta a fornire una considerevole somma di denaro.
Una seconda chiamata e il colpo decisivo
Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
FAEDIS (UDINE) – Un’anziana residente a Faedis è stata vittima di una truffa orchestrata da individui che si sono spacciati per carabinieri, riuscendo a rubarle 20 mila euro in gioielli e 200 euro in contanti. L’episodio si è verificato martedì 21 gennaio, quando la donna ha ricevuto una chiamata da un uomo che si è presentato come il comandante della stazione locale, informandola che suo figlio era coinvolto in un incidente a Pordenone. Per evitare il suo arresto, l’anziana è stata indotta a fornire una considerevole somma di denaro.
Una seconda chiamata e il colpo decisivo
Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
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Per rendere la truffa ancora più credibile, un secondo individuo si è fatto vivo telefonicamente, dichiarandosi il comandante dei carabinieri di Pordenone e confermando la falsa notizia dell’incidente. Nel corso del pomeriggio, un uomo, presumibilmente lo stesso truffatore, si è presentato alla porta della anziana novantenne, chiedendole di consegnare i gioielli e i soldi. Dopo aver ottenuto la refurtiva, il malvivente è svanito nel nulla.
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Le forze dell’ordine della stazione di Faedis stanno già lavorando per individuare gli autori di questa truffa, che ricorda molte altre commesse ai danni di anziani. Le indagini proseguono per fare chiarezza su quanto accaduto.
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