(Ti Lancio) Udine 18 aprile 2023 – «Un trend consolidato del mercato è chiaro: i consumatori premiano, e premieranno sempre di più con l’affacciarsi delle generazioni “nativi sostenibili”, i prodotti sostenibili e le aziende che saranno capaci di dimostrare di esserlo».
Federica Meroi, executive partner di Alfa Sistemi, l’azienda friulana attiva internazionalmente nelle soluzioni applicative e tecnologiche Oracle, mette a fuoco così uno dei “focus aziendali” più comuni nel tessuto economico contemporaneo, illustrando le vie già percorribili per aziende che hanno capito l’urgenza di dimostrare di essere sostenibili, instaurando un rapporto fiduciario con un’utenza sempre più intimamente green, scevra cioè da fascinazioni modaiole.
L’aiutano in questo ragionamento alcune domande chiave, con altrettante risposte puntuali e calate nella vita quotidiana di realtà produttive. Si vuole dimostrare che i prodotti della propria azienda sono realizzati in modo consono a criteri di sostenibilità del lavoro e dell’impatto ambientale? «La blockchain – spiega – può certificare il dato relativo ad ogni passo che il mio prodotto compie lungo la filiera produttiva, offrendo un “certificato” non modificabile di ciò che avviene dentro le mura di casa mia e di ciò che avviene a casa dei miei fornitori».
Si vuole poi parlare con i propri clienti facendo in modo che diventino loro stessi brand ambassador della propria azienda? «Soluzioni di customer experience consentono all’azienda di parlare con loro attraverso molteplici touchpoint, garantendo un’esperienza continua e coerente tra il mondo fisico e quello digitale», spiega la manager. Un aspetto importante perché, prosegue, «non è proprio vero che gli acquirenti contemporanei vogliano tutto subito e recapitato a casa: cercano anche l’esperienza fisica del punto vendita, dove entrare però non solo per comprare, ma per interagire con persone esperte e respirare spirito e anima dell’azienda».
Se poi si vuole contenere gli sprechi di risorse – umane ed energetiche – durante il ciclo produttivo, «le soluzioni di Industrial IoT raccolgono enormi moli di dati e le mettono a disposizione dell’azienda, che può così monitorare consumi, livello di efficienza della macchina, eventuali scarti e perché si verificano, applicando tempestivamente eventuali azioni correttive». L’azienda diventa cioè «cognitiva» e i processi «sono guidati dal dato, oltre che dall’intuizione e dalla creatività del proprio management».
Nella disamina di mercato e tecnica, Meroi intreccia fruttuosamente esperienze private e professionali, confermando l’energia positiva che può derivare da una sapiente contaminazione dei contesti. «Essere genitore della generazione Alpha fa toccare con mano come i cinquenni di oggi sono “nativi sostenibili” perché digitali lo sono ormai by default – spiega -. Tra una decina d’anni, saranno gli agenti che definiranno le regole del gioco del mercato. Numerosi studi, che l’esperienza genitoriale non può che confermare, fanno pensare che avranno un’attenzione particolare per ciò che è prodotto in modo sostenibile, che premieranno con le loro scelte i prodotti di aziende virtuose, anzi, di aziende che saranno capaci di dimostrare di esserlo. I modi per dimostrarlo – conclude – sono praticabili sin d’ora».
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