Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


Per ulteriori approfondimenti su eventi simili, si consiglia di leggere anche questo articolo sull’ondata di maltempo.
Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


Per ulteriori approfondimenti su eventi simili, si consiglia di leggere anche questo articolo sull’ondata di maltempo.
Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


Per ulteriori approfondimenti su eventi simili, si consiglia di leggere anche questo articolo sull’ondata di maltempo.
Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


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Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


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Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


Per ulteriori approfondimenti su eventi simili, si consiglia di leggere anche questo articolo sull’ondata di maltempo.
Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


Per ulteriori approfondimenti su eventi simili, si consiglia di leggere anche questo articolo sull’ondata di maltempo.
Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.


Un forte sistema temporalesco ha colpito il Friuli Venezia Giulia nella serata di giovedì 26 e nella notte tra giovedì 26 e venerdì 27 giugno 2025. Secondo il bollettino ufficiale della Protezione Civile regionale delle ore 7:00 del 27 giugno, la causa di questo evento è stata una saccatura fredda in quota che, interagendo con l’aria calda e umida al suolo, ha scatenato la formazione di temporali molto intensi su tutto il territorio.


Dall’aria calda alla supercella: come si è formato il temporale
I primi fenomeni temporaleschi si sono manifestati nella zona occidentale, vicino al confine con il Veneto, per poi trasformarsi rapidamente in una supercella di grandi dimensioni che ha attraversato l’intera regione da ovest a est. Questa tempesta è diventata così intensa da causare forti piogge, grandinate diffuse, raffiche di vento fino a 90 km/h in pianura e 80 km/h lungo la costa, accompagnate da un’intensa attività elettrica con migliaia di fulmini.


Le aree più colpite inizialmente includono i comuni di Caneva, Sacile, Brugnera, Fontanafredda, Pordenone e Zoppola, dove sono state segnalate grandine superiore ai 10 cm. La supercella ha poi proseguito verso il Codroipese, l’area di Palmanova, Cormons, e infine la costa friulana fino a Monfalcone.


Per ulteriori approfondimenti su eventi simili, si consiglia di leggere anche questo articolo sull’ondata di maltempo.
Danni diffusi: allagamenti, alberi caduti e incendio da fulmine
Questo evento ha causato gravi danni in diverse aree:
- Allagamenti localizzati a Sacile, Azzano Decimo, Cormons, Fiumicello Villa Vicentina e Rivignano Teor.
- Caduta di alberi e rami lungo le strade, in particolare a Sacile, Varmo, Palmanova, Bicinicco, Gradisca d’Isonzo, Chiopris-Viscone e San Giovanni al Natisone.
- Danni da vento a diverse coperture a Palmanova.
- Danni ai pali dell’illuminazione pubblica a Palmanova e Romans d’Isonzo.
- Incendio boschivo causato da un fulmine nel comune di Resia.
I Vigili del Fuoco sono intervenuti in numerose occasioni, coordinati dalla Sala Operativa Regionale, con segnalazioni al Numero Unico di Emergenza 112, soprattutto per alberi caduti sulle strade. In alcuni casi sono stati coinvolti dei veicoli, ma fortunatamente non ci sono stati feriti. Sono stati riportati molti danni a colture, autoveicoli e tetti delle case a causa della grandine di grandi dimensioni (stima in corso).


Piogge torrenziali: fino a 58 mm in sei ore
Le piogge sono state particolarmente intense in diverse zone della regione. Secondo i dati meteorologici:
- A Rivis sono caduti 58 mm in 6 ore.
- A Ponte Delizia sono stati registrati 52 mm in 6 ore e 41 mm in un’ora.
- A San Vito al Tagliamento, sono caduti 44 mm in sei ore.
- A Porcia sono stati registrati 52 mm, mentre a Sacile sono caduti 31 mm in tre ore.
- A Pordenone, si sono accumulati 44 mm nelle sei ore centrali dell’evento.
Nelle zone montane si segnalano Varmost Monte Simone, Nimis – Ramandolo, Collalto, Cason di Lanza, tutte con valori compresi tra 13 e 19 mm in sei ore. Lungo la costa, si sono registrati accumuli inferiori ma comunque significativi a Basovizza, Muggia e San Pelagio.

