Udine – La Procura ha avanzato la richiesta di archiviazione dell’indagine relativa all’incidente aereo che ha causato la morte del pilota delle Frecce Tricolori, Alessio Ghersi, 34 anni, e del suo parente Sante Ciaccia, 35 anni, avvenuto il 29 aprile 2023 nell’alta Val Torre a bordo di un ultraleggero.
Mancanza di prove per responsabilità penali
Nell’ambito delle indagini, la proprietaria dell’ultraleggero e due soci dell’azienda costruttrice del velivolo a Pordenone erano stati indagati con l’accusa di disastro aereo colposo e omicidio colposo. Tuttavia, la Procura di Udine ha dichiarato che non ci sono elementi sufficienti per attribuire responsabilità penali, principalmente a causa dell’assenza della scatola nera e dei danni gravi subiti dall’aereo durante l’impatto, che hanno impedito una ricostruzione completa della dinamica e delle cause dell’incidente.
Assenza di opposizione da parte della famiglia
I legali della famiglia di Ghersi hanno annunciato che non si opporranno alla richiesta di archiviazione, poiché riconoscono l’impossibilità di proseguire con ulteriori indagini a causa delle condizioni dell’aereo e della mancanza di registrazioni di bordo.

Esclusione dell’errore del pilota da parte della Procura
Durante le indagini, il pubblico ministero ha escluso l’errore del pilota, riconoscendo la grande esperienza e l’ottimo servizio di Alessio Ghersi, che viene ricordato come un professionista stimato e apprezzato all’interno dell’Aeronautica Militare.

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