Udine si trasforma in un palcoscenico di riflessione profonda con l’installazione artistica di Gianluca Costantini, che mira a scuotere le coscienze sulla violenza di genere. Quest’opera, intitolata “Ci sono amori senza paradiso”, verrà inaugurata il 7 maggio in piazza Libertà, offrendo una testimonianza tangibile e dolorosa delle vittime di femminicidio in Italia.
Un simbolo visibile di una piaga invisibile
L’installazione, progettata dall’architetto Alberto Cervesato, occupa un diametro di 20 metri e fungerà da custode silenzioso dei ritratti di donne la cui vita è stata brutalmente spezzata. Tra le ritratte, si ricordano Giulia Cecchettin, Carol Maltesi, e molte altre, in una lista tristemente lunga di individui i cui nomi rischiano di essere dimenticati nella frenesia quotidiana.
Una lotta attraverso l’arte
Gianluca Costantini, da sempre attivo nei diritti umani e nella lotta alla violenza di genere, usa la sua arte come un grido contro l’indifferenza. Collaboratore di organizzazioni come ActionAid e Amnesty International, Costantini racconta il dolore e la crudeltà di questi omicidi con tratti che catturano l’essenza delle vittime, rendendo ogni ritratto un appello alla coscienza collettiva.
Il Festival vicino/lontano e il Premio Terzani
Parallelamente, il festival vicino/lontano celebra la sua 20^ edizione sotto il tema della “metamorfosi”, esplorando cambiamenti geopolitici, tecnologici e sociali in un mondo in tumulto. Dal 7 al 12 maggio, il festival vedrà la partecipazione di pensatori e analisti che dibatteranno sul futuro in un’epoca di incertezze globali.
L’eco di un messaggio potente
L’arte di Costantini e il dialogo generato dal festival vicino/lontano si propongono di innescare una riflessione urgente sulla necessità di un cambiamento culturale, sottolineando come la lotta alla violenza di genere sia un imperativo non solo locale, ma globale.
L’impatto dell’arte e del dialogo sul cambiamento sociale
Queste iniziative rappresentano un passo cruciale verso un dialogo aperto e onesto sulla violenza di genere, un problema che continua a essere un’emergenza sociale e culturale che richiede azioni concrete e una consapevolezza collettiva sempre più informata e sensibile.
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