Udine – In Friuli Venezia Giulia, la regione del Nord-Est dell’Italia, un numero crescente di pazienti si trova di fronte a un problema preoccupante: i tempi di attesa per accedere a determinate visite mediche sono spesso troppo lunghi, soprattutto quando vi è “un’urgenza medica”. L’ultimo esempio è il caso di Domenico Pellino, un uomo disabile in carrozzina che, nonostante la priorità data dal suo medico di base (entro 10 giorni), si è visto assegnare un appuntamento per un’ecografia ai testicoli a oltre sei mesi di distanza.
Il caso di Domenico Pellino: un campanello d’allarme
Domenico Pellino, residente a Udine, aveva bisogno di effettuare un’ecografia ai testicoli entro dieci giorni, come prescritto dal suo medico di base. Tuttavia, quando ha tentato di prenotare la visita al Centro Unico Prenotazioni (CUP), la data più vicina disponibile era per fine marzo 2024, ben sei mesi più tardi, presso l’ospedale di San Daniele del Friuli. Questo ritardo è ancor più grave se consideriamo la sua disabilità e la necessità di essere accompagnato all’ospedale, situato a circa 28 minuti di distanza da Udine.
Le difficoltà di prenotazione
Pellino non è l’unico paziente ad affrontare questo genere di problemi. In Friuli Venezia Giulia, le liste d’attesa per visite specialistiche, soprattutto quelle più complesse o richieste, si stanno allungando in modo preoccupante.
Le cause?
Risorse Insufficienti
Una delle cause principali di questo fenomeno è la mancanza di risorse. Gli ospedali e i centri di diagnosi sono spesso sovraffollati e con poco personale.
Carenza di personale medico
Un altro fattore chiave è la carenza di personale medico specializzato. Molti medici optano per lavorare in altre regioni o in privato, dove le condizioni di lavoro e la remunerazione sono più favorevoli.
Quando i tempi di attesa per le visite mediche si allungano a dismisura, si sollevano inevitabilmente questioni etiche. È giusto che un paziente debba attendere mesi per una visita che potrebbe essere cruciale per la sua diagnosi e cura?
Impatto sulla Salute
Il ritardo nell’accesso alle cure può avere gravi conseguenze sulla salute dei pazienti, specialmente per coloro che hanno bisogno di diagnosi e trattamenti tempestivi.
Il caso di Domenico Pellino non è un’eccezione, ma piuttosto un esempio emblematico di un problema sistemico che affligge la sanità in Friuli Venezia Giulia come frequentemente denunciato dai sindacati. È imperativo che le autorità competenti intervengano per migliorare l’efficienza e l’equità del sistema sanitario, specialmente per i pazienti più vulnerabili.
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