Nel cuore di Latisana, una cittadina che custodisce con rispetto e solennità la memoria dei suoi eroi, si è svolta una cerimonia commovente per ricordare i caduti e i dispersi della tragica campagna di Russia, a 81 anni di distanza dalla battaglia di Nikolajewka. Un evento che ha segnato una delle pagine più dolorose della storia italiana, culminando nella disfatta delle truppe italiane con una perdita enorme di vite umane.
Il messaggio di Claudio Frattolin e il ricordo di una tragedia
Claudio Frattolin, vicecapogruppo della Sezione Alpini Latisana, ha aperto la cerimonia sottolineando come solo attraverso la ragione possa trionfare la pace. Queste parole non sono solo un messaggio di speranza ma anche un invito a riflettere sull’orrore della guerra e sull’importanza di trasmettere i valori di umanità e solidarietà.
La lezione non appresa dalla storia
Mauro Bordin, presidente del Consiglio regionale del Fvg, ha rimarcato come, nonostante gli insegnamenti che dovremmo aver tratto dalla storia, il mondo assista ancora oggi a fatti drammatici e violenti. Bordin invita a prendere esempio dalla purezza e dall’innocenza dei bambini, capaci con un semplice gesto di riaccendere la speranza in un futuro migliore.
Una comunità unita nel ricordo e nella solidarietà
Il sindaco di Latisana, Lanfranco Sette, ha evidenziato come la cerimonia sia diventata un momento di comunità e solidarietà, sottolineando l’importanza di non perdere mai di vista i propri principi anche nei momenti più bui, per evitare che la storia si ripeta. La partecipazione congiunta dei Gruppi Alpini di Latisana e Latisanotta enfatizza ulteriormente questo messaggio di unità.
Il significato del sacrificio degli alpini
La consigliera regionale Maddalena Spagnolo ha ricordato i giovani, molti dei quali provenienti da questo territorio, che non sono mai tornati dalla Russia. La loro memoria, insieme a quella delle vittime di tutte le guerre, è stata al centro del pensiero espresso durante la cerimonia.
Mauro Di Bert, consigliere regionale, ha sottolineato l’importanza di tramandare ai bambini, presenti in numero significativo alla cerimonia, valori preziosi come la pace e la solidarietà, vedendoli come un segnale di speranza per il futuro.
La presenza di figure chiave della comunità, come Carlo De Marchi e Mario Benedetti, rappresentanti della Sezione Alpini, ha ulteriormente rafforzato il senso di appartenenza e impegno verso i valori trasmessi.
La cerimonia di Latisana non è stata solo un momento di commemorazione ma anche un’occasione per riflettere sulla responsabilità collettiva di costruire un mondo basato sulla pace e sull’intesa, ricordando sempre le lezioni che il passato ci ha lasciato.
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