Zoppola – Mauro Covacich ritorna nel Circuito ERT. Dopo aver tenuto in primavera davanti a un Auditorium Zanon di Udine stracolmo di studenti una lezione-spettacolo su Italo Svevo, lo scrittore triestino porterà venerdì 24 novembre alle 20.45 nella dimensione più raccolta della Galleria d’Arte Celso e Giovanni Costantini di Zoppola la lezione-spettacolo su Joyce, come la precedente prodotta dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. L’appuntamento fa parte del cartellone 2023/2024 di Zoppola e della rassegna In Scena! del Circuito ERT.
Mauro Covacich affronta un corpo a corpo con un gigante della letteratura triestina, James Joyce, la cui opera più conosciuta, Ulisse, ha festeggiato nel 2022 i cento anni della sua prima edizione integrale. Ancorché irlandese, Joyce ha trovato nei suoi lunghi anni a Trieste la condizione di isolamento linguistico che gli ha permesso di scavare nei giacimenti più profondi dell’inglese, quasi fosse una lingua morta, accedendo a un livello di verità e purezza che l’uso comune delle parole, sia nella comunicazione sia nella narrativa, gli avrebbe difficilmente consentito. Partendo da un approccio autobiografico, Covacich metterà in luce i tratti umani ed artistici di quello che può essere considerato il primo scrittore performer, un uomo ritenuto troppo cerebrale e che non ha mai smesso di parlare del corpo, un autore accusato di essere elitario e che si è sempre pensato come un operaio della scrittura, il genio che, meglio di ogni altro, ha mostrato come gli uomini siano un’invenzione del linguaggio.
Mauro Covacich, laureatosi in Filosofia a Trieste nel 1990, dopo un breve periodo dedicato all’insegnamento ha esordito nella scrittura nel 1993 con Storie di pazzi e di normali, romanzo-verità sulle istituzioni psichiatriche nato dall’esperienza maturata presso il Dipartimento di salute mentale di Pordenone, cui hanno fatto seguito tra gli altri Colpo di lama (1995), Mal d’autobus (1997), Anomalie (1998), la raccolta di resoconti dei suoi viaggi in Italia come reporter La poetica dell’Unabomber (1999), L’amore contro (2001) e Trieste sottosopra. Quindici passeggiate nella città del vento (2006). Scrittore atipico nel panorama letterario contemporaneo, spiazzante sperimentatore delle zone di confine tra generi e stili e degli svolgimenti dissonanti della scrittura, Covacich è inoltre autore della pentalogia nota come “ciclo delle stelle” e composta dai romanzi A perdifiato (2003), Fiona (2005) e Prima di sparire (2008), dalla videoinstallazione L’umiliazione delle stelle (Fondazione Buziol-Einaudi-Magazzino d’Arte Moderna Roma, 2010) e dal testo A nome tuo (Einaudi, 2011). Più recentemente ha dato alle stampe L’esperimento (2013), La sposa (2014, finalista al Premio Strega 2015), La città interiore (2017, premio Brancati e finalista al Premio Campiello), Di chi è questo cuore (2019), Colpo di lama (2020), Sulla corsa (2021) e, quest’anno, L’avventura terrestre.
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