Denuncia per le critiche alle cure domiciliari Covid
PORDENONE – Il pediatra Giorgio Cuffaro si trova ad affrontare un procedimento giudiziario per aver criticato pubblicamente, sui social, i protocolli promossi dal comitato “Terapie domiciliari Covid-19 – TDC-19”. Nonostante l’archiviazione in sede penale, le spese legali restano elevate e lo hanno spinto ad attivare una raccolta fondi su GoFundMe, che ha già superato i 5mila euro.
La vicenda nasce dalla denuncia avanzata dall’avvocato Erich Grimaldi e da alcuni medici del comitato TDC-19, presieduto dallo stesso legale. L’accusa rivolta al pediatra era quella di diffamazione, per aver espresso dubbi sull’efficacia delle terapie domiciliari contro il Covid-19 suggerite dal gruppo.
Tuttavia, come ha stabilito il GIP, non si ravvisano gli estremi del reato:
“Il confronto intrattenuto dal Cuffaro – si legge nel provvedimento – non esprime i caratteri tipici del reato punito dall’art. 595 c.p. (…) Si tratta di una legittima manifestazione del diritto di critica, condotta con coerenza rispetto all’argomento dibattuto”.
Una battaglia legale che continua in sede civile
Nonostante il proscioglimento penale, il medico dovrà sostenere spese legali per 9mila euro, che si sommano ai 4.500 euro già affrontati per la mediazione, la negoziazione assistita e la difesa in sede civile, con udienza fissata a settembre 2025.
Il pediatra, attraverso un post su GoFundMe, spiega che la raccolta non ha solo un obiettivo economico:
“Ritengo profondamente ingiusto che, per difendere la Scienza, la Salute Pubblica e il Pensiero Critico, si debba pagare un così alto prezzo economico e psicologico.”
Ha inoltre dichiarato che, nel caso l’obiettivo venga superato o le spese vengano riconosciute alla controparte, devolverà tutto l’importo in esubero all’Hospice pediatrico di Padova, diretto dalla professoressa Franca Benini.
La solidarietà cresce online
Nel momento in cui scriviamo, la campagna di raccolta fondi ha superato i 5mila euro. Il sostegno ricevuto testimonia un’attenzione crescente per le vicende che coinvolgono la libertà di espressione scientifica.
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