Sammardenchia di Tarcento, nel Friuli, custodisce un suggestivo percorso che intreccia storia e tradizione: il “Troi de Memorie”, un sentiero lungo la via principale del paese, costellato da oltre cento bassorilievi in ceramica. Queste opere d’arte, disposte lungo il tracciato, rappresentano vere e proprie fotografie della vita di una comunità, mostrando usanza, tradizioni e scene di vita quotidiana di un’epoca passata, riportando in vita un passato che rischiava di scomparire nel tempo.


La realizzazione di questo progetto ha coinvolto attivamente gli abitanti del paese, riuniti sotto l’egida dell’associazione culturale “Il Cobolâr”, la quale ha saputo stimolare soprattutto i giovani, creando un sentimento di appartenenza alla propria storia. Il “Troi de Memorie” è nato per fermare nel tempo una memoria collettiva che, dopo il terremoto del 1976, sembrava destinata a svanire insieme alle case ricostruite.
L’obiettivo era quello di preservare e raccontare la realtà di un’epoca passata: dai mestieri alle tradizioni, dalle celebrazioni alle attività quotidiane. Attraversando oggi questo percorso, è possibile immergersi nella storia di Sammardenchia, scoprendo un passato che, grazie all’arte dei bassorilievi, ha trovato una nuova forma di espressione e condivisione. Un’opportunità unica per coloro che desiderano approfondire la cultura friulana e la resilienza di una comunità che, tramite l’arte, ha deciso di mantenere viva la memoria.
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