Una donna di 65 anni di età è stata soccorsa questa mattina, in abitazione, in un paese della Bassa Friulana, dopo essere stata colta da un malore cui è seguito un arresto cardiocircolatorio. La donna aveva accusato dei dolori la scorsa notte, in zona epigastrica, irradiati al braccio, con senso di oppressione al torace. Si tratta di sintomi che possono essere riferiti a un infarto in corso.
Questa mattina le sue condizioni si sono aggravate e, a quello che poi s’è confermato essere un infarto in corso, è seguito un arresto cardiocircolatorio.
È scattata allora una chiamata al Numero unico di emergenza Nue112. Gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l’equipaggio di un’ambulanza, in codice rosso. Mentre l’ambulanza raggiungeva la casa della donna, un’infermiera della Sores è sempre rimasta al telefono con le persone presenti sul posto: ha spiegato loro come eseguire le manovre di rianimazione cardiopolmonare.
Nell’arresto cardiocircolatorio il tempo è fondamentale e lo è, di conseguenza, la guida al telefono: permette di “guadagnare” minuti essenziali per salvare una vita umana. La Rcp (rianimazione cardiopolmonare) può essere fatta anche da chi non ha mai svolto un corso di primo soccorso: compito e capacità dell’infermiere della sala operativa della Sores, in questi casi, è proprio quello di dare indicazioni su cosa fare e come fara, in attesa dell’arrivo di un mezzo di soccorso.
Nel caso di oggi, i parenti della donna hanno collaborato nella Rpc con l’infermiera della Sores, poi continuata dall’equipaggio di un’ambulanza: il suo cuore ha ripreso a battere. Poi la corsa in codice rosso all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine.
Questo aggiornamento vuole avere una finalità educativa relativa a due importanti fattori: non sottovalutare il dolore toracico che può essere sintomo di un infarto in corso; comunicare quanto sia importante avviare immediatamente le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’infermiere della Sores fino all’arrivo del mezzo di soccorso
È utile per tutti noi partecipare a un corso Blsd perché così l’aiuto dell’infermiere può essere più efficace
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