Davvero notevole la risposta del pubblico che ha gremito la Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich per il primo dei sei eventi collaterali alla mostra “Histri in Istria – Histri u Istri”, intitolato a “Nesazio. Dalle fonti ai primi scavi”.
“Il vasto pubblico presente in sala” – ha sottolineato il presidente della Comunità Croata di Trieste, Damir Murkovic, che ha introdotto la conferenza – “ci ha molto gratificato e ci ha confermato una volta di più che se la proposta è di qualità si riesce a interessare e coinvolgere una platea ben più vasta di quella degli appassionati e cultori di storia antica. Siamo inoltre molto felici e orgogliosi di essere riusciti a portare a Trieste, per la prima volta in Italia, una mostra di altissimo livello e che ha già avuto un più che lusinghiero risultato in termini di visitatori”.
La conferenza, tenuta dalla dott.ssa Marzia Vidulli Torlo, conservatrice del Museo Winckelmann e dal prof. Gino Bandelli, già professore ordinario di storia romana e preside del Dipartimento di Scienze dell’antichità dell’università di Trieste, ha ripercorso la storia degli scavi archeologici nel sito di Nesazio – Nezakcij, località distante poco più di 10 km. da Pola, che è considerata dagli storici la capitale politica e religiosa dell’antico popolo degli Histri.
L’esposizione, che è un viaggio virtuale nella storia dell’antico popolo che ha dato il nome alla penisola istriana, è stata organizzata dalla Comunità Croata di Trieste in collaborazione con il Museo archeologico dell’Istria di Pola e il Comune di Trieste è attualmente visitabile presso il Museo Winckelmann di Trieste fino al 1° aprile, propone oltre 200 tra i più preziosi reperti della collezione stabile del museo polesano ed ha già riscosso l’interesse di oltre 5000 visitatori.
Il prossimo appuntamento con gli Histri si terrà martedì 30 gennaio con inizio alle 17.30, sempre presso la Sala Bobi Bazlen di Palazzo Gopcevich, quando la curatrice della mostra, Martina Blečić Kavur, professoressa di storia presso l’Università del Litorale di Capodistria, parlerà sul tema “Storia e contemporaneità”.
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